Da Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora – riceviamo e pubblichiamo:
Si è aperta per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora una settimana di carico fisico e di ricarico delle batterie per il rush finale. Coach Soli e i suoi ragazzi dovranno infatti sfruttare al meglio la sosta del campionato per poi riprendere la loro corsa e tirare dritto tutto d’un fiato fino alla meta. Quindi, prima di mettersi sul divano a guardare la Final Four della Del Monte Coppa Italia di Serie A2 in programma questo week end a Chieti, hanno ancora da lavorare.
Domenica scorsa, quella contro Cantù al PalaGlobo è stata una bella gara e a raccontarla da due punti di vista diversi sono il coach Fabio Soli e il centrale Matteo Sperandio.
“Nei giorni precedenti la gara – dice la guida tecnica sorana – mi è capitato di leggere “Cantù la bestia nera di Sora” per cui oggi posso dire che siamo stati bravi ad aggredirli sin da subito, cosa che non era accaduta all’andata. Al PalaParini infatti i nostri avversari avevano trovato spazio e hanno saputo sfruttarlo bene battendoci, al contrario questa volta siamo stati bravi noi a partire subito col piede sull’acceleratore. Abbiamo messo in campo una buona battuta e molta attenzione nelle situazioni di muro e difesa, per questo sono molto soddisfatto dei primi due set. Nel terzo parziale ci siamo innervositi in alcune situazioni anche se a parer mio non ce n’era bisogno. Loro hanno provato a rubarci la palla e noi abbiamo avuto difficoltà in ricezione nonostante in altre diverse occasioni siamo riusciti a venire fuori da situazioni simili con una ricezione peggiore di quella di oggi. Situazione verificatasi secondo me dal fatto che in allenamento abbiamo faticato a darci ritmo a lungo. Al contrario nel quarto set siamo stati molto bravi a concentrarci su quello che c’era da fare. E’ una caratteristica che fa parte del nostro gruppo e l’abbiamo dimostrata diverse volte in questa stagione facendone tesoro. Penso che recriminare sul passato non sia mai giusto, guardiamo invece a ciò che abbiano fatto che secondo me è qualcosa di veramente importante.
Nei giorni scorso mi sono divertito a contare quante partite abbiamo iniziato a giocare e terminato con i sette atleti che, in teoria, avrebbero dovuto essere i titolari. Il risultato è stato una sola! Non siamo arrivati per poco a due dato che Claudio Paris a Ortona si è infortunato verso la fine del match. Secondo me quello che abbiamo fatto fino a oggi viste le condizioni della squadra, ha del meraviglioso ed è merito dei ragazzi perché chiunque venga chiamato in campo da il massimo. Domenica ad esempio, Gaudieri é entrato e ha fatto due belle difese, oppure i ragazzi che subentrano in battuta, quelli che hanno fatto le seconde linee nelle ultime partite. Insomma, tutti si sono comportati molto bene e devo ringraziarli in quanto stanno facendo qualcosa di veramente importante. Ora queste due settimane che ci aspettano dobbiamo usarle per riprendere un po’ di energie. Sinceramente se avessi avuto la possibilità di scegliere ora andremmo a Chieti ma useremo questi giorni per ricaricare le pile, lavorare fisicamente e dare un po’ di respiro a chi gioca sempre. A partire da Salgado che oggi ha accusato un pochettino di stanchezza dato che è dall’inizio dell’anno traina il carro. Sono rammaricato per non essere a Chieti ma allo stesso tempo sono contento perché così abbiamo la possibilità di ricaricare le pile in vista dell’ultima parte del campionato che sarà lunga. Abbiamo tre mesi per arrivare alla fine, a quello che dovrà essere per noi un momento importante”.
“Oggi era fondamentale vincere e portare a casa tre punti contro una bella squadra che per Sora é sempre stata il proprio tallone d’Achille e per questo sono ancora più contento – spiega invece Matteo Sperandio – Nei primi due set ci siamo espressi al massimo delle nostre possibilità, abbiamo aggredito il nostro avversario in battuta chiudendo facilmente entrambi i parziali. Nel terzo invece abbiamo peccato un po’ di ingenuità. Siamo entrati in campo meno cattivi agonisticamente e Cantù ha iniziato a sbagliare di meno mettendoci un po’ sotto pressione, facendoci innervosire tanto da perdere il parziale. Poi nel quarto siamo stati bravi a tenere i nervi saldi fino alla fine e a chiudere la partita con un bel muro di Cittadino.
Detto questo, non sono però ancora soddisfatto del tutto delle mie prestazioni. Dalla battuta sto chiedendo tanto in allenamento come tutti gli altri e sono contento che i frutti si vedano la domenica. Anche a muro ho fatto abbastanza bene, ma potevo fare molto di più, l’importante però è che la squadra vinca”.