Il centro storico di Sora ha recuperato, oggi, una delle sue più belle tradizioni.
Dopo ben otto anni di esilio forzato in Santa Restituta, la statua di “Sant’Antone” è rientrata nella chiesetta a Lui dedicata, sul colle che sovrasta i tetti della parte vecchia della città, quasi a restituire il suo sguardo protettivo. L’effige del Santo ha fatto ritorno a casa proprio nel giorno della ricorrenza del Suo nome, Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.
Qui di seguito, un’articolata galleria fotografica di questa mattinata di vera festa, che ha visto prima la celebrazione eucaristica nella chiesa della Patrona di Sora, poi la benedizione degli animali in Piazza Santa Restituta, dove si sono radunate centinaia di persone, e finalmente, l’accompagno in processione della statua nella sua residenza storica, rinata dopo le vergognose scorribande vandaliche che ne hanno reso necessaria la chiusura.
E’ tornato così a rivivere uno degli angoli più caratteristici della Sora antica, quella a cui tutti i sorani sono legati. La statua del Santo ha attraversato i vicoli di Cancéglie, suscitando una emozione vera nei residenti, che mai si sono arresi all’idea che la Chiesetta di Sant’Antone potesse restare in uno stato indegno. A rendere, se possibile, ancora più suggestivo il rientro è stato il fatto che a recare la statua nella sua sede storica sono stati i Portatori di Santa Maria Assunta, nella loro tradizionale veste con camicia bianca e bandana.
A ricordare la ricorrenza del santo, anche i “botti” che hanno risuonato a sottolineare i vari momenti celebrativi della giornata.