Il termine MISERICORDIA viene dal latino “miserere cordis” e il suo significato è sentimento di compassione.
Credo che mai significato calzi perfettamente come questo, definisca l’azione dei volontari come questo, prima nel senso spirituale poi in quello materiale.Compassione è un altro termine che semanticamente viene da “cum passio…” e passio viene da patere, quindi un concetto di soffrire con.
Il Volontario è racchiuso in questi pochi termini “colui che prova gli stessi dolori che tu sofferente provi, quindi una figura sublime aiuta soffrendo con il suo prossimo è un moderno Samaritano. Le Misericordie sono le più antiche aggregazioni laicali, alcune risalgono al mille, e furono il caposaldo del wellfare caritatevole creato dalla chiesa cattolica, sempre pronti, sempre in prima fila ieri come oggi e se Dio vorrà anche domani.
La filosofia della carità muove dal Vangelo, il buon Samaritano, la preghiera della vedova, san Francesco d’Assisi, per giungere poi a S. Camillo, S. Vincenzo, S. Pio, Madre Teresa.
Regola e legge delle Misericordie è il Comandamento dell’Amore come ci ha rivelato Cristo stesso.
A Sora, presso la Chiesa di Maria Porta del Cielo, è faro di carità e fede ormai da 16 anni una Misericordia. Sabato 13 settembre giornata di grande letizia per una serie di eventi che riguardano la vita della Congrega.
Sedici anni di attività, l’imposizione dell’abito ai fratelli, due nuovo mezzi per svolgere l’attività, la presenza del Vesovo Diocesano Mons. Antonazzo. In 16 anni la congrega si è consolidata, conta oggi 65 volontari, che hanno scelto Cristo e la sua Croce, per testimoniare la loro fede e essere preghiera di attività essi stessi.
Governatrice TULLIA FIORINI, capace, determinata, volitiva, una donna del fare, una donna di fede, ma di una fede ricca di opere. E i traguardi raggiunti lo confermano. Altra figura carismatica, oltre ai membri della direzione, il Segretario Domenico, immagine vivente, che fa della sua sofferenza preghiera, dell’imitazione di Cristo. Correttore spirituale Don Vittorio Ricci, sereno, serafico, disponibile, veramente un Buon Pastore.
Festa nella festa, 15 fratelli hanno ricevuto l’imposizione dell’abito, uguale per tutti, perché Dio ci ha fatto tutti uguali, tale che non si possa capire da chi si riceve l’acqua se assetati, il pane se affamati, essi la loro ricompensa l’avranno in cielo.
Hanno condiviso la letizia santificata nel Sacrificio Eucaristico da Mons. Antonazzo, le cui parole messianiche hanno parlato con linguaggio evangelico al cuore di tutti, alcune terne provenienti dal territorio, moltissimi fedeli che hanno gremito l’antica Chiesa parrocchiale e hanno fatto sentire l’apprezzamento e l’affetto che circonda la Misericordia