Da Gianluca Quadrini, consigliere di Forza Italia del Comune di Arpino, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.
"Nella mia precedente nota del 2 settembre u.s., preannunciavo la finta riapertura della strada Colle-Parata e, purtroppo, a distanza di più di dieci giorni, nulla è cambiato e la strada è sempre chiusa ed “ob torto collo”, devo sempre riscontrare che avevo per l’ennesima volta, sfortunatamente, ragione. Il Presidente del Consiglio Chietini aveva affermato su un giornale che bastavano 2-3000 euro per puntellare, mettere in sicurezza le strutture e riaprire, io a quell’affermazione non ho commentato ma ora mi viene spontaneo dire, com’è possibile che se servivano solo questi pochi euro la cosa non si è ancora fatta? Purtroppo, caro collega e mi riferisco alla professione che entrambi svolgiamo, come hai fatto per poter dire una baggianata del genere?
Sappiamo entrambi che ci vuole di più, tanto che il progetto presentato in Regione ne prevede 70.000 ma se è vero come dici tu che ne servono così pochi, non penso che sia un problema per un comune reperire tali fondi e risolvere il problema, basta non riscuotere l’indennità di settembre di 2-3 amministratori per arrivare a quella cifra. Ora però devo chiedervi per chiarezza nei confronti dei residenti e di coloro che la usano quella strada, quando tempo ancora li prederete in giro? Quanti altri mesi dovranno aspettare per vedere la strada riaperta? Abbiate il coraggio di dire loro la verità, che non volete assumervi responsabilità che comunque il ruolo che ricoprite vi impone e soprattutto che di loro non vi interessa nulla, sono passati finora 2 anni dalla chiusura e ne possono passare altrettanti perché se dopo 2 anni vi siete resi conto di come si deve fare per riaprire, quanti altri mesi passeranno per intervenire fattivamente?
Arpino ed i suoi cittadini hanno bisogno di risposte e non più, come finora, di false promesse. Alcune manifestazioni potevano essere evitate se i soldi non ce li avete, o se escono per il dilettevole, serve anche quello, a maggior ragione devono uscire soprattutto per l’utile guardando con attenzione, per poi risolverlo, al problema di quei poveri cittadini che ogni giorno devono circumnavigare il paese per comprare un litro di latte piuttosto che un chilo di pane. Caro Sindaco, cari Amministratori è ora di iniziare tutti noi a farci un esame di coscienza del nostro modo di amministrare la cosa pubblica nei confronti di un paese che è ai minimi termini storici demografici, Arpino si sta svuotando passando in pochissimi anni da quasi 8000 abitanti a poco più di 7000 con una diminuzione di popolazione pari al 15%.
Tutto questo perché il nostro paese non offre più nulla ai giovani che sono costretti ad emigrare ma nemmeno le stesse Istituzioni stanno facendo nulla per cercare di invertire questa tendenza, infatti che motivo avrebbe un ragazzo o una famiglia di risiedere ad Arpino, con l’Irpef al massimo, le tasse sulla casa a livelli esagerati per avere i servizi al minimo? …….ditemelo voi".