Parte III -AAA. IGIENE CERCASI..
Il venerdì, il giro di boa della settimana, il meritato riposo lavorativo per chi ce l’ha fortunatamente, il momento in cui ognuno di noi si lascia momentaneamente alle spalle il fardello di preoccupazioni quotidiane e di faccende più o meno importanti per godersi un po’ di pace in questo mondo sempre più caotico e anarcoide. Questo il pensiero dopo la sveglia, mentre ascoltando la radio, già pregustavo lo “spacco” dagli impegni per potermi allenare.
Ma la sorpresa/incubo era dietro la porta!
Ore 11:30 Centro sportivo Giuseppe Panico (ex trecce), mi avvio verso il famoso box delle “meraviglie”, ovvero quella porzione di container adibito ormai da tempo a spogliatoio per potermi cambiare, e la prima sorpresa si staglia come un abbaglio ai miei occhi increduli: la porta è priva del vetro, quindi chiunque potrà per sua sfortuna vedermi ignudo! Già il cuore palpita per la preoccupazione, varco la porta e…l’apocalisse!! Il pavimento è un acquitrinio misto di fango e capelli e peli di vario genere, l’odore rasenta il tanfo, vicino i bagni si scorgono udite bene residui di escrementi!! Risultato, mi sono cambiato a cielo aperto. Non si tratta della trama di un film, un horror indipendente e a basso costo come quello diretto da Tobe Hooper , ma dello scempio, che dopo ben due comunicati ancora permane. Ripropongo le domande formulate che ancora oggi non vedono risposte concrete:
· Forse le tasse pagate dai contribuenti che praticano atletica hanno minor valore rispetto a quelle degli sport più popolari?
· Perché dobbiamo essere discriminati in maniera così netta ed irragionevole, se oltre a vederci negato un box per cambiarci (il secondo era chiuso) anche la normale pulizia ed igiene ci sono precluse?
· Quale “buona causa” o “interesse superiore” giustificano tutto ciò?
· Quali le cause remote di tanta Negligenza, imperizia, indifferenza, nei nostri confronti?
Aggiungo inoltre una riflessione: ma davvero l’igiene che costituisce uno dei pilastri del diritto alla salute di rango costituzionale consacrato nell’art. 32 non desta scandalo e preoccupazione in chi amministra??
Inoltre, com’è possibile che le autorità sanitarie locali non si curino MAI di venire a controllare con un semplice tampone il grado di igiene e certificarne l’agibilità?
L’igiene non è solo un diritto dell’individuo e della collettività, ma soprattutto un dovere morale e un obbligo giuridico che i pubblici poteri DEVONO garantire.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
La Dirigenza del Sora Runners Club.
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