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PD, LA “VECCHIA GUARDIA” ALL’ATTACCO: “IL DIRETTIVO UNICO LUOGO DEPUTATO ALLA LINEA POLITICA DEL PARTITO”.

La "vecchia guardia" del Pd di Sora va all'attacco e, a poche ore dalla diffusione di un comunicato stampa a firma del Segretario Tiziana Tucci, dagli "storici" Antonio Lombardi, Roberto Di Ruscio, Giovanni Celli Catarinelli e Giuseppina Isopo, arriva come una 'bastonata' su un operato ritenuto insufficiente e deputato al 'suicidio politico'.

Tra rappresentanti del Pd che hanno preso parte a cene con Il Sindaco per 'accordi' provinciali, un Segretario che sembra non essersi accorto che in città è in corso una crisi amministrativa per una ipotetica soluzione della quale voci – mai smentite dallo stesso Segretario – hanno parlato di un abboccamento fatto dal Sindaco Tersigni, ed una base del partito che reclama una più incisiva presenza, sembra proprio che si sta per aprire una fase di fibrillazione.

Di seguito, pubblichiamo la richiesta di convocazione del Direttivo del partito, a firma dei citati Lombardi, Isopo, Catarinelli, Di Ruscio:

Le problematiche che attanagliano il nostro territorio sono molteplici e urgenti. Di fronte ad esse il PD di Sora ha “brillato” solo per assenza. E’ per tale motivo che chiediamo alla Segretaria del Circolo del Partito Democratico di Sora la convocazione del Direttivo: unico luogo deputato alla elaborazione della linea politica del partito.

 Un partito a vocazione maggioritaria non può essere completamente avulso dalle emergenze che in questi 10 mesi di nuova dirigenza hanno interessato la nostra città:

            -soppressione del tribunale di Sora;

            -sanità;

            -problematiche inerenti gli LSU e gli LPU;

            -emergenza occupazionale;

            -rilancio socio economico del territorio.

 Crediamo che trascorrere quasi un anno senza che vi sia stata una proposta del nostro circolo sui suddetti problemi, e aver concentrato le nostre energie solo sull’ubicazione dei locali della nuova sede o sull’occupazione di posti di responsabilità all’interno del partito sia un suicidio politico al quale non vogliamo partecipare. Da precisare, che le poche riunioni del direttivo, nella quasi totalità si sono tenute in mancanza del numero legale.

  Il  PD al quale ci onoriamo di far parte e di esserne classe  dirigente ha nel suo  D N A  il confronto e il dibattito anche per le vicende interne ma soprattutto per i problemi della gente e del territorio, caratteristica alla  quale il nostro partito  non può rinunciare senza perdere la sua identità.

  Auspichiamo di arrivare quanto prima ad un confronto chiarificatore, mettendo da parte le componenti, per far tacere quelle voci circa strane alleanze politiche che la Segreteria del Partito non ha mai smentito. Riteniamo che tale momento sia necessario per la democrazia interna del partito e per dare il via a quella azione programmatoria  utile   al rilancio del territorio.