Un risparmio di 20 milioni di euro entro il 2012. È la promessa del “pacchetto Polverini” che la governatrice ha illustrato nel corso della drammatica seduta straordinaria del consiglio regionale convocata in seguito allo scandalo dei fondi Pdl. Una serie di misure che taglierebbero i costi della Regione e combatterebbero gli sprechi della classe politica regionale.
Ma Il “pacchetto Polverini” è solo uno degli aspetti che ha caratterizzato la giornata di oggi. La governatrice della Regione Lazio ha parlato a lungo dello scandalo dei fondi pubblici usati per spese private. La governatrice era arrivata al Consiglio regionale vestita di bianco entrando dall’ingresso principale ed era stata accolta tra gli applausi da alcuni dipendenti presenti. L’aula era ancora vuota, i consiglieri sono tra i corridoi e gli uffici dei gruppi mentre più di cento erano i giornalisti accreditati.
“Ho scelto questa sede perché anche se non ho la responsabilità amministrativa di ciò che è accaduto, ma ne sento la responsabilità politica in quanto rappresento l’istituzione. Sono venuta qui per chiedere scusa a nome di tutti quanti noi”.
“CHIEDO SCUSA A TUTTI”. Con queste parole la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha aperto il consiglio regionale straordinario. “Chiedo scusa ai cittadini del lazio per quello che hanno dovuto leggere in questi giorni- ha continuato – voglio chiedere scusa ai cittadini del nostro paese perché lo sconcerto per quanto accaduto è arrivato oltre i confini. Voglio chiedere scusa a tutte le altre istituzioni perché con il nostro comportamento rischiamo far perdere credibilità. Voglio chiedere scusa ai colleghi delle altre Regioni, dove spero non ci siano comportamenti analoghi. Voglio chiedere scusa alla politica onesta perché non tutti abbiamo sbagliato ma oggi tutti dobbiamo pagare un prezzo alto se vogliamo ridare dignità a questa regione, alle istituzioni, alla politica e partiti”.
“Chiedo scusa alle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese – ha aggiunto – e non hanno potuto ascoltare una parola da una Regione che può dire o fare tanto per loro. Voglio ringraziare e augurare buon lavoro alla magistratura, alla guardia di finanza, alla corte dei conti e tutti coloro che dovranno per causa nostra occuparsi di questa questione. Spero facciano chiarezza al più presto e se ci sono colpe le perseguano. Noi possiamo solo censurarle, loro possono condannarle”.
Polverini ha sottolineato che “sono qui per dire basta. Nel tentativo di spalare fango ci siamo mostrati ancora più inadeguati di quanto le persone di tutto il paese pensano. E allora credo che dobbiamo non solo spalare fango ma fare qualcosa di più. O andiamo avanti o si finisce. Non ci sono rinvii”.
“OSTRICHE E CHAMPAGNE”. “Non sono più disponibile a passare per la Regione che riempie i giornali con ostriche e champagne, non ci sto”, ha detto ancora la Polverini nel corso del suo intervento al consiglio regionale sul caso Fiorito. “La mia strada – ha continuato – è solo questa: o va avanti o finisce, ma non c’è un rinvio. Se superiamo la giornata di oggi andiamo avanti fino alla fine, altrimenti si va a casa oggi. Dobbiamo decidere chi si salva. Avrei potuto in maniera molto cinica fare come i professionisti della politica che dicono ‘prima facciamo le riforme e poi ci dimettiamo’: no, nessuno giocherà la propria personale partita politica o nei partiti sulla mia faccia”.
“ESTIRPARE IL TUMORE”. Renata Polverini ha ricordato il male di cui si è operata per chiedere alla pisana di invertire la rotta: “I tumori che stanno qui dentro, come erano nella mia gola, vanno estirpati oggi. Non voglio sottoporre questa regione allo stress che non consente di dire quello che di buono stiamo facendo”.
E ha aggiunto: “Voglio chiedere scusa alla mia famiglia, trascinata in gogne mediatiche perché ho messo a disposizione il mio impegno personale per la Regione. Chiedo scusa alla mia famiglia perchè ho dovuto farmi togliere due tumori alla tiroide…. Se c’è da andare a casa ce ne andiamo subito. Purtroppo ho appreso che non può essere immediatamente (riferendosi ai passaggi burocratici in caso di dimissioni, ndr), altrimenti sarei venuta qui in ciabatte e poi me ne sarei andata al mare”.
“E non ho potuto neanche avere vicino i miei familiari quando sono stata operata in quel Grand hotel – ha detto ironicamente – che è l’ospedale Sant’Andrea”. Polverini ha parlato di “cimici della politica che pensano di giocare qui”, ribadendo che se è necessario azzerare tutto e andare a casa, “ci andiamo oggi, senza rete e con la vergogna. Ho il privilegio di poter decidere da sola che questo accada. Questo non è rivendicare potere, ma un pezzo di responsabilità. Sono una persona che da domani mattina può ritornare da dove è venuta”.
“AZZERARE I FONDI”. “Ora dobbiamo orientarci su una spending review comprensibile per i cittadini e dobbiamo anche capire che l’anti-politica siamo noi se oggi non cambiamo strada. Inutile prendersela con Grillo. L’anti-politica siamo noi”. ha detto la presidente Polverini, parlando in aula. “Ho preparato una mozione e chiedo alcune cose su cui spero di trovare una maggioranza che consenta di portarle fino in fondo”.
E ha quindi elencato i punti della mozione: “Bisogna dimezzare le commissioni e cancellare quelle speciali, dimezzare le somme sostenute a rapporto eletto-elettore, azzerare contributi per gruppi consiliari, sospendere quelli per il solo funzionamento (legge regionale 6/1973) fino a che non arriviamo a un sistema trasparente di certificazione dello scopo destinato, azzerare e revocare ogni investimento in conto capitale previsto e avviato per strutture del consiglio, sciogliere i monogruppi, riformare il regolamento dei lavori consiliari, procedere nella diminuzione dei consiglieri e riduzione assessori di cui la metà saranno esterni. Pubblicità immediata, al pari della giunta, delle deliberazioni e disposizioni di qualsiasi natura assunte dall’ufficio di presidenza e dal presidente, razionalizzazione dei fondi a loro assegnati. Dobbiamo introdurre il collegio dei revisori regionale costituito da professionisti esterni nominati con sorteggio. Dobbiamo armonizzare il rendiconto tra consiglio a giunta. Sulla stessa strada andremo avanti per quello che riguarda il completamento della razionalizzazione delle società e degli altri enti” partecipati.
Fonte: http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/09/17/news/polverini-42738738/