Se lo dice il Corsera deve essere vero, la Polverini si chiude in una stanza a via dell’Umiltà (sede Pdl) con Alfano, sbatte i pugni sul tavolo, minaccia dimissioni e se ne va. Lo strappo tra Renata e il partito di Berlusconi è consumato, se verrà ricucito, come e quando, si vedrà. Non è solo lo scandalo Fiorito, non sono solo le spese pazze del Pdl alla Pisana, è il quadro politico complessivo che induce allo scontro, alla rissa. Polverini ha colto l’occasione per andarsene, per correre da sola? Difficile lo scarico di responsabilità, non può essere un fatto privato di Abbruzzese lo scandalo dei conti ion Regione. Ma il governatore ci prova. La cronaca racconta di una Poverini inferocita dopo una giornata da psicodramma a via dell’Umiltà, con Renata, stremata dall’attesa e imbufalita coi dirigenti del Pdl, che sale in macchina e se ne va. «Al momento – dice – il Pdl non è stato in grado di concludere una riunione che prosegue da dodici ore. Riunione alla quale io, ovviamente, non ho partecipato. Non andrò più a questi vertici: aspetto l’esito del Pdl, poi deciderò cosa fare». Presidente, si dimette? Incalza un cronista. Lei, a quel punto, chiude la portiera dell’auto e parte, senza rispondere. Lei le dimissioni le aveva minacciate nel pomeriggio: «Lo volete capire che da questa situazione non usciamo fuori? O si cambia, o si va a casa»,aveva tuonato (così almeno dicono) di fronte a Cicchitto, Gasparri, Tajani, Verdini, La Russa. Ma tra il dire e il fare…
Fonte: http://www.online-news.it/2012/09/14/polverini-shock-strappo-con-il-pdl-e-minaccia-di-dimissioni/