Dal Comando Provinciale dei carabinieri di Frosinone riceviamo e pubblichiamo:
Solenne cerimonia commemorativa nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri per i Carabinieri decorati di Medaglia D’Oro al Valor Militare, Valor Civile e al Valore dell’Arma. In Provincia di Frosinone sono stati commemorati i Carabinieri Alberto LA ROCCA (nato a Sora il 12 giugno 1924) e Vittorio MARANDOLA (nato a Cervaro il 24 agosto 1922) entrambi deceduti a Fiesole (FI) il 12 agosto 1944 e ricordati anche come martiri di Fiesole.
La cerimonia, iniziata alle ore 10,00 presso l’Abbazia di Montecassino con la celebrazione della Santa Messa officiata da Dom Augusto RICCI, Amministratore Apostolico, è poi proseguita al cimitero di Cervaro e Sora, dove riposano le salme degli eroici Carabinieri, rispettivamente alla presenza dei nipoti Vittorio MARANDOLA ed Alberto LA ROCCA, detentori delle medaglie d’Oro.
Era presente il Generale di Corpo d’Armata Ugo ZOTTIN, Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri e Comandante Interregionale “Podgora”, il Col. Antonio MENGA, Comandante Provinciale di Frosinone e i Comandanti delle Compagnie di Cassino e Sora Cap. Silvio De Luca e Cap. Ciro Laudonia.
Hanno partecipato il Vicario della Prefettura di Frosinone Dott. Vittorio Emilio Dario Sensi, il Commissario Straordinario della Provincia Sig. Giuseppe Patrizi, il Questore di Frosinone Dott. Filippo Santarelli, il sindaco di Cervaro Dott. Angelo D'Aliesio, il sindaco di Sora Dott. Ernesto Tersigni, alcuni sindaci dei comuni limitrofi ed altre Autorità Civili e Militari nonché il Generale C.A. Cesare Vitale Presidente dell'ONAOMAC, una rappresentanza degli Orfani Vittime del Dovere, numerose sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio in congedo.
Nel corso della cerimonia è stata letta la motivazione della medaglia d’oro al valor militare alla memoria concessa ai Carabinieri Vittorio MARANDOLA ed Alberto LA ROCCA, che così’ recita: “Durante la dominazione nazifascista, teneva salda la tradizione di fedeltà alla Patria, prodigandosi nel servizio ad esclusivo vantaggio della popolazione e partecipando con grave rischio personale all'attività del fronte clandestino. Pochi giorni prima della liberazione, mentre già al sicuro dalle ricerche dei tedeschi, si accingeva ad attraversare la linea di combattimento per unirsi ai patrioti, veniva informato che il Comando germanico aveva deciso di fucilare dieci ostaggi nel caso che egli non si fosse presentato al comando stesso entro poche ore. Pienamente consapevole della sorte che lo attendeva, serenamente e senza titubanze la subiva perché dieci innocenti avessero salva la vita. Poco dopo affrontava con stoicismo il plotone di esecuzione tedesco e, al grido di «Viva l'Italia!», pagava con la sua vita il sublime atto d'altruismo. Nobile esempio di insuperabili virtù militari e civili”.
Al termine della Santa Messa il Gen. C.A. Ugo ZOTTIN ha consegnando nella circostanza “attestati di riconoscenza” rilasciati dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Leonardo GALLITELLI ai detentori delle medaglie ed ha deposto una composizione floreale sulle tombe delle Medaglie d’Oro al Valor Militare site presso i cimiteri di Cervaro e Sora, paesi di origine dei due eroi, mentre un trombettiere ha intonato il silenzio.
Gli onori sono stati resi dal Picchetto d’Onore della Compagnia Speciale Carabinieri di Roma.