Tre ore e mezza di discussione fitta fitta, di batti e ribatti, di precisazioni e puntualizzazioni.
Ma, tutto sommato, il clima è stato pacato, niente a che vedere con il ‘tono’ di certe riunioni della maggioranza, dove ci è mancato poco (o niente) per arrivare alle mani.
L’incontro, svoltosi all’interno del palazzo municipale, è cominciato alle 18.30 e si è concluso alle 22.00 di lunedì. Ernesto Tersigni si è presentato da solo ed era così che i forzisti volevano perché avevano molto da dire sul resto degli uomini che compongono la maggioranza che governa la città, molti paletti da fissare ed altrettante richieste da avanzare. Su tutte, una questione di principio su certi modi di gestire la cosa pubblica. E il famoso ‘fango’ di cui Forza Italia ha parlato nei suoi ultimi comunicati stampa e che qualcuno vicino, vicinissimo al Sindaco ha sparso in questi giorni. Qualcosa che non appare risolvibile sedendosi semplicemente attorno a un tavolo, a mangiare una pizza tutti insieme, appassionatamente. Anzi, tutt’altro. Sarebbe stata chiesta la testa di due personaggi, di cui uno assessore e l’altro ‘consigliere’, ma non comunale.
Ma andiamo con ordine. Forza Italia ha lamentato al Sindaco i suoi vociferati tentativi di trovare soluzioni alla crisi che prescindessero dagli azzurri. Il Sindaco avrebbe minimizzato, nonostante i forzisti gli abbiano indicato giorni, ora e persone con cui ci sarebbero stati incontri – più o meno informali – con esponenti del Pd. D’altra parte, nessuno – in area Pd – negli ultimi giorni, in cui si sono diffuse e moltiplicate le voci di possibili abboccamenti, ha ufficialmente smentito che contatti con Tersigni ci siano stati, pur se respinti. In effetti, Vittorio Di Carlo, Giacomo Iula, Lino Caschera, Antonio Lecce, Alessandro Mosticone erano tentati di disertare l’incontro di lunedì sera con Tersigni proprio per questo motivo, ma poi, consigliati da Mario Abbruzzese, hanno preferito esprimere di presenza questa perplessità di ordine politico. E, comunque, prove di forza numerica sarebbero state fatte, dall’una e dall’altra parte, anche con i consiglieri Pontone e Corona.
Il Sindaco – a quanto è dato sapere – è apparso molto disponibile. E non poteva essere altrimenti, visto che altre sponde, finora, non ne ha trovate per dare una soluzione alla crisi. L’incontro di ieri sera, comunque, è stato del tutto interlocutorio. Nessuna decisione è stata presa e tutto è stato rimandato a dopo la pausa ferragostana, con i forzisti che, almeno apparentemente, non sembrano avere intenzione di ritornare con leggerezza sui propri passi. Sembrano ancora del tutto decisi e pronti a lasciare, a dimettersi o, addirittura, a votare contro il Bilancio se il Sindaco non accoglierà le loro richieste. Questione di assessorati? Di persone? Di peso politico? Un po’ tutto.
Una cosa, al momento, è certa. Maria Paola D’Orazio non appartiene più al gruppo Di Carlo-Iula-Caschera-Lecce-Mosticone e, se mai dovesse beneficiare nuovamente di un incarico assessorile, non sarebbe in quota Forza Italia. Non sarebbe assolutamente in discussione la carica di Iula nella massima assise cittadina. ‘Ballerina’ e vacanziera sarebbe invece la poltrona di vice di Andrea Petricca.
E questa mattina, con un post per niente sibillino, il Presidente del Consiglio comunale si è così espresso su Facebook: “Non c'è parrucchiere che tenga rispetto a quei nodi che prima o poi vengono al pettine”.