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IL DATORE DI LAVORO GLI DICE: “NON TI PAGO” E UN OPERAIO GLI GETTA UNA TANICA DI BENZINA ADDOSSO

di Gianpiero Pizzuti

Gli getta la benzina addosso per intimorirlo, ma, fortunatamente, desiste dal suo gesto sconsiderato, poi si auto costituisce presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sora.

Nessuno si è fatto male, nessuna denuncia inoltrata agli agenti, ma la storia incresciosa ha visto protagonisti due uomini di Sora, uno imprenditore edile, l’altro suo dipendente “part-time”.

I fatti risalgono a qualche mese fa, quando l’imprenditore, per due settimane lavorative, ingaggia il muratore: prezzo pattuito per 11 giorni, mille e cento euro, cento a giornata. Tutto fila liscio nei giorni successivi, l’imprenditore al termine dell’opera del suo dipendente gli consegna un acconto di 400 euro, con la promessa di saldare il tutto nel giro di qualche giorno. Passano una, due, tre settimane e, nonostante la richiesta sia verbale che telefonica dell’operaio di entrare in possesso del restante del suo stipendio, la risposta è sempre quella “aspetta qualche giorno”.

All’ennesima richiesta di essere saldato, questa volta sull’uscio di casa dell’imprenditore, si sente rispondere: "Non ti sopporto più, i soldi no te li voglio dare”, una frase che manda su tutte le furie l’operaio, che, in macchina, ha una bottiglia di benzina. Non ci pensa su due volte la prende e la getta per intero sull’imprenditore. Qualcosa, però, blocca l’uomo al momento di innescare un rogo mortale.

Dopo qualche ora, l’operaio si presenta in commissariato. L’imprenditore, convocato dagli agenti in ufficio, non ha sporto denuncia, con la promessa di saldare il debito quanto prima.