Ieri sera (5 luglio 2014) il “Festival Nazionale dei Conservatori italiani Città di Frosinone” ha avuto un ospite. Un ospite speciale: l’attore Giancarlo Giannini. Quando è arrivato nella piazza che ospita la manifestazione, piazzale Vittorio Veneto, non ha voluto sedersi in prima fila nel posto che gli era stato riservato, ma si è seduto tra il pubblico, mescolandosi con esso. In quel momento si stava esibendo il gruppo “Giovanni Agosti Trio”, del conservatorio G. Verdi di Milano, composto da Giovanni Agosti al pianoforte, Marco Rottoli al contrabbasso e Riccardo Chiaberta alla batteria. Ha voluto ascoltare <un po’ di buona musica> come ha dichiarato al momento della consegna da parte del presidente dell’Accademia di Belle arti di Frosinone, Remo Costantini, del “Premio alla carriera”. Ha trattenuto la platea per più di mezz’ora. Ha raccontato le sue esperienze di attore pluri-affermato, di doppiatore dei più grandi attori di fama mondiale e del suo “secondo lavoro”, quello di inventore. Giannini nasce infatti come perito elettronico industriale ed ha progettato e brevettato diversi apparecchi, come il giubbotto interattivo utilizzato nel film “Toys” di Barry Levinson, con Robin Williams e Joan Cusak. Ha parlato di se stesso, del suo rapporto con la fede e della musica, che l’ha definita <il linguaggio di Dio> e di come sia affascinato dallo spazio, dalla grandezza dell’universo e dall’infinito. Stretto nella sua giacca blu ha offerto preziosi consigli ai giovani studenti che stanno partecipando al concorso, incoraggiandoli a dare sempre il meglio, di non dormire mai sugli allori, di <credere sempre in se stessi, di avere volontà, pazienza, costanza ma soprattutto di giocare con la fantasia, dono che oggi purtroppo non viene stimolato>.
Non si è sottratto neanche quando Maria Elena Segneri, presentatrice per il secondo anno consecutivo del Festival, gli ha chiesto di intonare la celebre canzone di Domenico Modugno “L’uomo in frak”. Ha recitato poche note sotto uno scrosciante applauso del pubblico. Poi, ricevuto il “Premio alla carriera” e la targa ricordo del Festival da parte dell’assessore alla cultura del Comune di Frosinone Gianpiero Fabrizi è andato via e la kermesse è ricominciata con l’esibizione del gruppo “Tea for Three” del conservatorio L. Cherubini di Firenze, trio formato da Elena Guarducci (voce e rullante), Stefano Montagnani (chitarra) e Riccardo Bonciani (pianoforte). Anche ieri sera la giuria tecnica, composta dal fondatore di “Learn Italy Group” Massimo Veccia, dalla giornalista del quotidiano “La Provincia” Laura Collinoli e dal musicista Giovanni Grande, ha espresso il proprio voto che si andrà a sommare con quello della giuria popolare. La serata di venerdì scorso (4 luglio) ha visto il gruppo Mystical Sons del conservatorio di Lecce totalizzare un punteggio di 355 contro i 340 totalizzati dai Soul Groove Trio del conservatorio di Avellino.
Questa sera (6 luglio 2014) si conclude la prima settimana del “Festival del Conservatori Italiani Città di Frosinone” che vedrà salire sul palco i “Vinkel Trio” del Conservatorio di Modena e del Conservatorio di Parma, composto da Joseph Circelli alla chitarra, Simone Di Benedetto al contrabbasso e Riccardo La Foresta alla batteria, che proporranno un repertorio di brani originali in cui emerge, oltre alla matrice jazzistica, anche un orientamento verso sonorità ed atmosfere vicine al rock e alla sperimentazione sonora, e al duo "SerEna BranDuet" del Conservatorio N. Piccini di Bari capitanato dalla giovane Serena Brancale (voce e tastiera) accompagnata da Mimmo Campanale alla batteria.
Appuntamento quindi a giovedì prossimo (10 luglio 2014) con “Daniele Cervigni Quartet” del Conservatorio G. Pergolesi di Fermo e “Francesca y Floricanto” del Conservatorio G. B. Martini di Bologna.