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IL COMITATO ‘SALVIAMO LA FERROVIA AVEZZANO – ROCCASECCA’ E IL COMUNE DI CAPISTRELLO CANDIDANO LA GALLERIA ELICOIDALE A PATRIMONIO DELL’UNESCO

Non solo il salvataggio e, quindi, la riattivazione della linea ferroviaria Avezzano – Roccasecca, per la quale si sta procedendo alla sostituzione di rotaie e traverse, ma anche la sua valorizzazione culturale, storico-turistica,  tanto da arrivare a richiedere apposito riconoscimento all’Unesco.

Al centro dell’attenzione la Galleria Elicoidale di Capistrello. Il Comune di Capistrello, con il sostegno del Comitato Interregionale “Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca”, ha avviato una procedura affinché questo tratto di strada ferrata venga ascritto tra i luoghi da salvaguardare a livello internazionale. E, nel frattempo, ci si è preoccupati di mettere al sicuro realizzate a suo tempo dagli scalpellini e utilizzate per i camminamenti laterali della galleria.

Quello di Capistrello è può essere considerato capolavoro di ingegneria ferroviaria. Realizzato a cavallo della fine del XIX e gli inizi del  XX secolo per risolvere il problema tecnico di superare un forte dislivello in uno spazio relativamente breve, è stato scavato nella roccia seguendo un percorso a spirale che gira verso l’alto nella montagna, quasi come una scala a chiocciola che permette ai convogli di superare agevolmente il tratto in salita. La strada ferrata che unisce Avezzano a Roccasecca è piena di storia, ottanta chilometri tra l’Abruzzo e il Lazio tra vallate, gole e dirupi per paesaggi mozzafiato.

Durante l’attività di monitoraggio dello stato della linea e delle stazioni, alcuni associati del Comitato  “Salviamo la Ferrovia Avezzano – Roccasecca” , di cui l’avvocato Emilio Cancelli e l’ingegner Rosaria Villa sono rispettivamente presidente e vice presidente, hanno notato che nelle vicinanze dell’imbocco della galleria elicoidale erano state ammucchiate molte basole in pietra rimosse dai camminamenti laterali delle gallerie. Quelle basole hanno un grande valore storico perché preparate una ad una dai minatori e dagli scalpellini che hanno lavorato alla costruzione dell’infrastruttura.  Il timore degli attivisti è che quelle pietre possano essere trafugate. Ecco perché sono stati allertati il Comune e i carabinieri della Stazione di Capistrello che hanno adottato tutti i provvedimenti opportuni per la salvaguardia del prezioso materiale storico rimosso.

L’avv. Cancelli e l’ing. Villa  hanno specificato che in nessun modo la loro iniziativa va nella direzione di “rallentare o interrompere i lavori per la riapertura della Avezzano Roccasecca” ma “speriamo che le basole siano state rimosse al solo fine temporaneo di consentire un’attività più veloce di rinnovamento dell’armamento e consolidamento delle gallerie”, salvaguardandone  il valore storico, tecnico e turistico. Da qui, la disponibilità a collaborare al progetto di riconoscimento della Galleria Elicoidale come patrimonio dell’Unesco.