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TERSIGNI, SCIOPERO DELLA FAME PER L’OSPEDALE

Si doveva discutere con i 27 sindaci del Polo “C” per l’area che interessa il SS.Trinità di Sora, ma nella sala consiliare del comune volsco erano in 13, due giustificati perché impegnati nei rispettivi consigli comunali, gli altri inspiegabilmente latitanti. Sala che avrebbe dovuto ospitare il pienone, invece, solo pochi così come i vertici regionali e parlamentari eletti in provincia di Frosinone, solo Marino Fardelli e Mario Abruzzese, a perorare la causa di un ospedale con un piede nella fossa. L’unica cosa certa dell’incontro di ieri che il sindaco di Sora Ernesto Tersigni lunedì mattina sarà con una sdraio incatenato davanti all’ingresso del SS. Trinità di Sora con tanto di fascia tricolore ed attuerà lo sciopero della sete e della fame :”Chi di voi – ha detto telegraficamente il primo cittadino sorano – ritiene di affiancarmi in questa protesta ne sarò lusingato, altrimenti la farò da solo, perché di tutte le promesse fatte da Isabella Mastrobuono non ce ne è stata una, dico una, che è stata mantenuta, l’esatto contrario che ci siamo detti nei vari incontri avventi alla Asl di Frosinone”. L’unica cosa certa è che tra poco meno di due settimane il reparto di Ortopedia sarà chiuso, dal 1 luglio al 31 agosto :”E’ l’inizio della fine – ha aggiunto Tersigni – anche se la Mastrobuono ha sostenuto che due mesi di chiusura non comportano nulla e mi sono sentito dire faccia quello che vuole, protesti pure. Sono andato al SS. Trinità ed ho incontrato i primari, tutti si sono lamentati per una cronica carenza di organico e questo non è altro che una chiusura annunciata. Ho parlato sempre con la Mastrobuono è solo che quello che dice non si fa, a me pare che il disegno è chiaro, far chiudere due ospedali territoriali, prima Alatri e poi Sora”. Il consigliere Abruzzese ha rimarcato la soppressione di altri 1000 posti letti nella regione Lazio, ma che la provincia di Frosinone non sarà penalizzata almeno su questo :”Scrivere e fissate un incontro con la Mastrobuono con tutti i sindaci – ha detto Abruzzese – e dalla platea Rodolfo Damiani portavoce del comitato “Salviamo l’Ospedale” lo ha subito interrotto :”Siamo stati ricevuti il 28 maggio scorso dal Direttore Sanitario – ha sottolineato Damiani – con diversi sindaci del comprensorio, ci siamo salutati con la promessa che le cose sarebbero rimaste così com’erano, invece ha fatto l’esatto contrario”. Abruzzese ha subito ripreso la parola :“Per cui sostenete che sono menzogne certificate quelle che arrivano dai vertici della Asl, continuate a chiedere ed a scrivere per un incontro l’unica cosa da fare adesso, intraprendere una trattativa perché la rappresentanza del territorio spetta ai sindaci”.

Gianpiero Pizzuti