CURIOSITA'

Arpino – Campanelle e mostaccioli, soldi pubblici a destinazione ignota

Non bastava la ‘segretezza’ sulla destinazione dei 20mila euro assegnati alla Pro Loco per la Festa delle Campanelle. Anche i circa 10mila euro per i Mostaccioli – Radici del Gusto non si sa come siano stati spesi direttamente dal Comune.

Nel senso che per l’ennesima volta le carte sono in un cassetto del Palazzo. In entrambi i casi – come i tanti precedenti del resto – si tratta di quattrini pubblici eppure non si può, e forse non si deve sapere, che fine abbiano fatto.

L’ultimo atto di impegno e liquidazione è del 18 marzo scorso: 9.834,24 euro da rendicontare all’Arsial che li ha erogati, ma non ai cittadini. Nella determina c’è scritto: come da prospetto in allegato agli atti.

Tradotto: lo sanno solo loro come sono stati investiti i soldi stanziati da un ente pubblico ad un altro ente pubblico per una iniziativa pubblica in luoghi pubblici con soggetti pubblici. Insomma, è tutto pubblico tranne il rendiconto.

Da un po’ di tempo in Municipio c’è il responsabile per la trasparenza, ma evidentemente si prosegue sul solco già scavato da anni. Del resto per un Comune che non pubblica le carte della Corte dei Conti nonostante sia stato obbligato a farlo dagli stessi Magistrati e lo fa solo dopo che la vicenda diventa pubblica non si ci può aspettare molto di più.

E così, tanto per fare esempi e paragoni con i Comuni vicini: Sora fa le liquidazioni singole, Isola del Liri rendiconta le spese in un unico atto. Altrettanto fa Fontana Liri che elenca tutto dettagliatamente: spese, fatture, destinazione ed altro.

Ad Arpino invece gli allegati sono custoditi agli atti. Chissà perché?

Luciano Nicolò