“Siamo fili intrecciati dal destino, sospesi tra ciò che è stato e ciò che sarà.”
Matteo Conti, architetto originario di Roccasecca, presenta in questi giorni il suo romanzo esordio “Sospesi”. Un viaggio dove l’amore diventa un’arma contro il caos dell’era moderna. Un libro che va oltre la storia d’amore e si propone ricco di spunti di riflessione e introspezione. Per comprendere meglio il messaggio che vuole trasmettere Matteo Conti abbiamo deciso di chiederlo direttamente a lui:
Com’è nata l’idea di “Sospesi” ? E com’è stato per te il processo di scrittura?
“Intanto vorrei precisare che non sono tipo da presentazioni formali, quindi vi racconto “Sospesi” a modo mio. Tutto è iniziato quasi per gioco, prima: pensieri sparsi, frasi rubate al volo, momenti che volevo custodire. Immaginate una bacheca piena di appunti, fotografie sbiadite e biglietti del cinema. Ecco, “Sospesi” è un po’ quella bacheca. Poi quei frammenti sono diventati un libro. Il processo di scrittura è stato un viaggio dentro me stesso, a volte doloroso, a volte esilarante. Ho riso, ho pianto, ho cancellato intere pagine per poi riscriverle di getto. È stato catartico.”
Sospesi” vibra attorno ad una storia d’amore, ci sono persone del tuo passato o del tuo presente che hanno ispirato la trama?
“Cos’è “Sospesi”? È la storia di ognuno di noi, vi ritroverete tra le sue pagine, anche senza volerlo. Qualcuno penserà: “Sono io, ma non è esattamente così” e qualcun altro dirà: “Non mi somiglia”, ma forse si sbaglia. Perché in fondo, siamo tutti un po’ sospesi tra ciò che siamo e ciò che sogniamo di essere, tra le paure che ci bloccano e la voglia di andare avanti. Mi sono ispirato alle emozioni umane universali, amplificandole e romanzandole. Certo, forse c’è un eco di una storia vissuta, di un amore che ha lasciato il segno… Ma preferisco lasciare un velo di mistero. Dopotutto, ogni lettore è libero di interpretare la trama come meglio crede, no?”
I personaggi sono cambiati durante la stesura del libro rispetto all’idea iniziale?
“Assolutamente sì! I personaggi sono come creature vive, sai? All’inizio hai un’idea di chi sono, del loro aspetto e del loro carattere, poi mentre scrivi iniziano a prendere vita propria, a sorprenderti. Cambiano idea, fanno scelte inaspettate, si evolvono. È stato un po’ come assistere alla crescita di qualcuno che conosci bene, ma che allo stesso tempo ti spiazza continuamente. Alcuni personaggi secondari hanno finito per assumere un ruolo centrale, mentre altri che pensavo fossero fondamentali si sono ridimensionati. È un processo organico e affascinante.”
C’è un messaggio dominante che ti auguri possa arrivare al lettore?
“Vorrei che i lettori si sentissero meno soli, che capissero che è okay essere “sospesi”, che è okay avere dubbi e paure. La vita è un viaggio, non una destinazione, e l’importante è non smettere mai di cercare la propria strada, anche quando sembra impossibile. E soprattutto, vorrei che si ricordassero che l’amore, in tutte le sue forme, è la forza più potente che abbiamo.”
Che cosa hai provato quando hai toccato per la prima volta il tuo libro?
“È stato un momento surreale, come se stessi tenendo tra le mani un pezzo del mio cuore. Ho accarezzato la copertina, ho sfogliato le pagine, ho sentito l’odore della carta stampata. È stata una sensazione indescrivibile, un mix di orgoglio, paura e gratitudine. È stato come se un sogno, custodito nel cassetto per anni, si fosse finalmente avverato.”
Perché hai deciso di ufficializzare l’uscita di “Sospesi” proprio il 16 Marzo? Rappresenta qualcosa per te questa data?
“Questa è una di quelle domande che mi diverte particolarmente. Inizialmente la scelta del 16 marzo è stata quasi un colpo di fortuna, un’associazione immediata con quella canzone di Achille Lauro che mi risuonava in testa. Ma poi, scavando più a fondo, mi sono reso conto che forse il caso non esiste. Il numero 16 è intriso di significati: simbolo dell’amore vero e introspezione. Marzo, beh, marzo è il mese della rinascita, dei nuovi inizi. Forse, inconsciamente, ho voluto lanciare un messaggio di speranza, un invito a non rimanere “sospesi” nei rimpianti e nelle paure, ma a trovare il coraggio di ricominciare. O forse è solo una coincidenza affascinante. Chi lo sa? “
“Sospesi” vi aspetta nelle principali librerie online (Mondadori, Feltrinelli, Amazon, IBS ecc…) e in tutte le librerie fisiche servite da messaggerie libri.
“A volte, amare è restare sospesi nel vuoto, aspettando di capire se cadere o volare.”
Buona Lettura!
Federica Villa