Non finisce ancora in archivio la vicenda del cedro di circa sessant’anni tagliato nel cortile del plesso scolastico di San Sosio per far posto alla costruzione del contestato asilo nido da 60 posti e da 1,6 milioni di costo.
Sull’argomento è stata presentata un’interrogazione dal consigliere Niccolò Casinelli che in sostanza dal vice sindaco Massimo Sera vuole sapere i tempi della pratica che ha portato all’abbattimento del ‘secolare’ albero.
In attesa delle risposte ufficiali, qualcosa emerge. Come la data della relazione firmata dall’agronomo incaricato: 31 ottobre 2024. Sulla scorta del documento che indica il cedro come pericoloso per l’incolumità pubblica, il responsabile dell’ufficio tecnico autorizza cinque giorni dopo, quindi il 5 novembre 2024, la ditta appaltatrice a tagliarlo. Da allora, tuttavia, sono trascorsi quasi quattro mesi prima che il maestoso cedro – marcio e pendente secondo la relazione – venisse tolto di mezzo, il 28 febbraio 2025, privando il cortile della scuola di un albero nato con la scuola.
Insomma, è curioso notare come un pericolo all’interno di un plesso scolastico, sotto al quale passavano ogni giorno decine di bambini, i loro genitori e il personale della scuola, sia stato rimosso solo dopo così tanto tempo. Davvero strano.
Forse la vicenda non si chiude qui. Ora c’è un’interrogazione, anche questa pendente, e già si parla dell’interessamento di associazioni ambientaliste e di un esposto alle autorità competenti.
Luciano Nicolò