San Giovanni Incarico
Era la notte del 16 agosto del 2022 quando i militari della Stazione di San Giovanni Incarico, intervenuti su richiesta del 118 all’interno di una abitazione, trovarono un giovane del posto, classe 1993, riverso a terra, in camera da pranzo, privo di vita poiché colpito da arresto cardiocircolatorio. Nel corso di accurata ispezione, i carabinieri interventi rinvennero, in casa, residui di sostanze stupefacenti del tipo hashish ed eroina e questo, dal primo momento, fece subito intuire che il decesso potesse essere legato al consumo, da parte del ragazzo, di sostanze stupefacenti che ne avevano decretato la morte.
Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti dalla locale Stazione, e consistite in acquisizione tabulati telefonici, dei filmati di videosorveglianza comunale nonché in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di ricostruire la vicenda e di individuare due persone del posto, un 42enne incensurato ed un 34enne con precedenti di polizia, quali presunti responsabili della cessione, alla vittima, della sostanza stupefacente causa del decesso.
L’Autorità giudiziaria di Cassino, che ha coordinato le indagini, concordando con le risultanze investigative raccolte dai militari della Stazione di San Giovanni Incarico, ha emesso oggi, a carico dei due uomini, presunti responsabili, una “Informazione di garanzia e sul diritto di difesa” ed “Avviso conclusione delle indagini”, per “cessione illecita di sostanza stupefacente in concorso” contestando altresì, al solo 34enne, oltre ad altre cessioni di sostanze stupefacenti, anche la fattispecie di reato di “Morte come conseguenza di altro delitto ed omicidio colposo”.
È obbligo rilevare che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.