Da stasera l’Archeoclub spegne la luce dell’Antro di San Girolamo. Una forma di protesta per sottolineare la cecità delle istituzioni civili e religiose e sensibilizzare la pubblica opinione sull’abbandono e devastazione dell’Antro.
Poche righe per denunciare, ancora una volta, le pietose condizioni della storica chiesetta da molti anni abbandonata ed ormai rudere nonostante abbia rappresentato per decenni – in particolare nel mese di maggio – uno dei punti di riferimento della comunità dei fedeli.
Semidistrutta dall’indifferenza, vandalizzata e profanata più volte in passato, è stata al centro dell’attenzione di un folto gruppo di sostenitori del recupero con diverse iniziative che hanno consentito di riaccendere la luce sul sito religioso, nel senso che si stava tentando di trovare le risorse per i lavori, almeno per il tetto. Luce che ora si spegne. La linea dell’energia elettrica che alimenta il faro che illumina la facciata e la croce che si staglia tra l’Acropoli di Civitavecchia e il quartiere Colle verrà disattivata, staccata nella speranza che finalmente le istituzioni se ne occupino concretamente. Da tempo si parla di fondi per i lavori. Ma allo stato attuale non ci sono certezze. (l.n.)