E’ necessario sgombrare il campo dall’idea che possa esistere qualche cittadino contrario ad avere a disposizione qui a Sora una struttura per poter fruire della visione di proiezioni cinematografiche e di poter assistere a opere teatrali. Quindi nessuno è contro l’idea che l’Amministrazione possa porsi il problema di offrire un progetto per la definizione di una soluzione di questo bisogno. Questa è una premessa necessaria per poter sviluppare una riflessione seria sull’impresa che l’Amministrazione Comunale si accinge a compiere acquistando per 300.000€ euro (+50.000 di spese notarili) lo stabile adibito storicamente a cinema ma da tanti anni in disuso.
Lo diciamo subito: non ci convince.
Nel nostro caso non ci troviamo di fronte all’acquisizione di una attività già in essere, come per esempio il Nestor di Frosinone, dove la mano pubblica può apportare delle migliorie a vantaggio di ciò che è la gestione normalmente già opera. No, qui a Sora ci troviamo di fronte non a un ripristino di una funzione interrotte ma alla creazione di una realtà ex novo. E’ difficile sostenere che solo perché 40 anni fa in quel locale si proiettavano pellicole oggi possa essere riproposto come “cinemateatro”. Le obiezioni sono numerose, dalla mancanza di qualche possibilità di un parcheggio dedicato, dalla non verificata fattibilità tecnica delle condizioni interne che possano consentire di svolgere adeguatamente proiezioni di film e spettacoli teatrali, dalla verifica delle condizioni e proprietà acustiche e non ultimo, gli indirizzi di una futura compagine commerciale a cui si dovrà necessariamente affidare la gestione.
E si potrebbe continuare. Ma qui ci fermiamo per affermare che: non è possibile fare un investimento del genere senza aver approntato un progetto chiaro e intellettualmente onesto proposto con chiarezza alla cittadinanza. Fossimo noi i proprietari di quello sgabuzzino saremmo ben lieti di venderlo per ben 300.000 euro. Nessuno è fesso, no?
Ci resta difficile comprendere come una decisone del genere sia stata presa in assenza di un serio dibattito in consiglio comunale, dove le opposizioni erano assenti e la maggioranza è stata muta. Forse un normalissimo dibattito avrebbe esposto qualche punto di vista diverso, avrebbe messo in condizioni la maggioranza di essere più chiara. La nostra sensazione, è che la “nuova era” aveva fretta di portare a casa il risultato senza troppe scocciature.
Chiaramente noi speriamo e ci auguriamo, che questa non sia l’ennesima opera incompiuta per la città, in quanto allo stato delle cose non ci è dato sapere nulla di un progetto serio. Solo annunci e tanto clamore!
Ci rendiamo conto che passare da quell’”effimero” deteriore fatto di sagre e iniziative altisonanti ma povere di contenuto a una espressione culturalmente significativa per la città il passo è difficile per questa amministrazione, ma il rischio di sperperare denaro, almeno quello cerchiamo di evitarlo.
(Nota del Circolo “Antonio Gramsci “ Partito della Rifondazione Comunista – Sora)