L’alvitano Tommaso I d’Aquino, conte di Acerra:
dal castello di Alvito al Sacro Romano Impero
Sabato 31 agosto alle ore 18:00 al Teatro Comunale di Alvito, nell’ambito della 58° edizione di “Agosto Alvitano”, si terrà il convegno storico “Tommaso I d’Aquino, dal castello di Alvito al Sacro Romano Impero”. L’evento è organizzato dal Comune di Alvito in collaborazione con le seguenti associazioni culturali e di promozione della storia locale, attive sul territorio: Archeoclub Val di Comino Aps, Associazione Genesi Aps, Centro Studi Finis Regni, Trek Tata, Storia Live e Italia Medievale.
Tommaso I d’Aquino, nato ad Alvito intorno al 1185, fu un grande esponente della famiglia dei D’Aquino, famosa soprattutto per la figura di San Tommaso d’Aquino, grande filosofo medievale della Scolastica e Dottore della Chiesa. Il nostro Tommaso I d’Aquino, figliolo di Adinolfo di Albeto e di Ottolina d’Isola, tenne a battesimo il più famoso santo, tanto da dargli il nome. Fu grande feudatario, vigile amministratore e famigerato uomo di guerra e seguì le sorti dell’imperatore Federico II di Svevia.
Come suo uomo di fiducia anticipò l’imperatore presso il sultano al-Kamil in Siria, cominciando a tessere legami diplomatici che portarono alla pace di Giaffa per la liberazione di Gerusalemme e alla più singolare delle crociate, definita dagli studiosi come la “crociata della pace”, in quanto gli accordi diplomatici permisero ai pellegrini di giungere sani e salvi a Gerusalemme e nei luoghi santi senza che si versasse sangue. Un fulgido e valido esempio da seguire ancora oggi, in una Palestina martoriata dalla guerra.
A valle dei saluti ufficiali di Luciana Martini, sindaco di Alvito, Ilenia Iannella, consigliere alla cultura, Rosanna Tempesta, presidente dell’Archeoclub Val di Comino Aps, Domenico Cedrone, presidente dell’Associazione Genesi Aps, la ricca rete di interventi e di testimonianze si articolerà mostrando le evidenze lasciate dai D’Aquino sui territori della Val di Comino e in generale del Basso Lazio.
Luciano Santoro, avvocato e cultore della storia locale, delineerà la figura di Tommaso I d’Aquino ed il contesto storico in cui egli è vissuto. Sabrina Pietrobono, archeologo funzionario di Stato presso Villa Adriana e Villa d’Este del Ministero della Cultura a Tivoli, interverrà sulla topografia e archeologia della rete castellare della Valle Latina connessa ai Domini di Aquino. Diego Mammone, architetto, specialista in restauro dei monumenti, presidente e direttore tecnico-scientifico del Centro Studi Finis Regni, analizzerà la figura di Tommaso I d’Aquino nell’ambito di una revisione federiciana delle fortificazioni nel Regno.
Gli interventi saranno intermezzati da Matteo Evangelista Mazzenga, rievocatore storico, che mostrerà le ricostruzioni di armi e armature tipiche del tempo dei D’Aquino e spiegherà gli studi condotti per replicare oggi tali manufatti. Domenico Tata, primo ideatore dell’evento e autore del romanzo storico “La mia crociata”, parlerà della sua esperienza di pellegrinaggio in Terra Santa, avvenuta in seguito al viaggio immaginato nel suo romanzo, del protagonista Benedetto un giovane cadetto da Sant’Urbano in Comino.
Modererà l’evento l’ing. Ferdinando Marfella, vicepresidente dell’Archeoclub Val di Comino.