Deve essere proprio un grossolano errore quello contenuto nella scarna determinazione 425 del 16 luglio scorso – pubblicata quaranta giorni dopo – tramite la quale l’ufficio comunale competente liquida quasi 28mila euro alla società che si è occupata del supporto all’attività di accertamento per l’anno 2020 (di cosa non c’è scritto, si suppone di tributi locali).
Scorrendo il documento si legge infatti il nome di una ditta sia nell’oggetto che all’interno e di un’altra società per la liquidazione (ha lo stesso indirizzo e pure la stessa partita Iva dell’altra). La prima è ciociara, la seconda è abruzzese. Forse è il caso di correggere la determinazione.
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Aggiornamento – L’errore è stato corretto con un documento pubblicato poco fa all’albo on line del Comune
