LA POLEMICA

Arpino – Gonfalone: tanto profitto, pochi servizi

Il presidente della Pro Loco l’ha definita una edizione straordinaria fra sorrisi accondiscendenti di qualche amministratore comunale non consapevole forse di aver svolto anche in questa circostanza il ruolo di comparsa. O poco più.

Sarà anche vero che l’ultimo Gonfalone sia stato straordinario (non certo per la contrada Vignepiane di fatto buttata fuori dalla corsa al drappo dopo pochi secondi), ma si registrano comunque decine di segnalazioni da parte dei cittadini – spettatori. Molte di queste riguardano l’igiene pubblica.

Da giorni il centro storico è diventato infatti un’immensa latrina. Un orinatoio in piena regola che emana un tanfo tale da far venire il voltastomaco. Ovunque vicoli lastricati di urina – che è sversata pure da un bagno chimico – costringendo i residenti (compresa una 82enne) ad acquistare varechina per spargerla al suolo con innaffiatoio nel tentativo di mitigare il disagio. Ancora stamane, transitando per via Cesari, la puzza era micidiale per le narici. E questo senza contare che un ‘cesso’ verticale lo hanno sistemato davanti all’ingresso di un locale privato.

Qualcuno dice: c’erano i bagni chimici. E’ vero, solo che le condizioni ‘interne’ non erano affatto ‘invitanti’. C’è un’immagine che spiega tutto: voi ve le calereste le braghe lì dentro?

Altri dicono: sì, ma ci sono i bagni pubblici. E’ vero, solo che alle 19.30 erano chiusi come mostra un’altra immagine. Perchè erano chiusi?  Mancava l’acqua? E poi i cestini per i rifiuti. I rinforzi non sono bastati. Ne occorrono molti di più. Come dicono altre foto dei lettori.

Sorvolando sui divieti, sulla sosta, sugli ingorghi, sulla scarsità di personale abilitato al controllo della viabilità, sull’impossibilità per quattro giorni e notti di ricaricare le auto elettriche e contemporaneamente rimuovere con carro attrezzi quelle in divieto. Sorvolando sugli abusi e le omissioni, sui ritardi… pubblicitari, su un disastroso servizio di comunicazione, l’impressione è che prevalga la logica del profitto (per pochi) a scapito di quella dei servizi (per tanti).

Quando si muovono tremila barra quattromila persone andrebbe garantito qualcosa in più in modo da poter dire – sul serio – che è stata una edizione straordinaria. Le critiche, se giuste e comprovate, dovrebbero aiutare a migliorare. Ma di miglioramenti non se ne apprezzano molti. Grazie quindi soprattutto a chi si fa in quattro per mandare in scena lo spettacolo, a chi ci crede e si impegna prima, durante e dopo. Senza secondi fini. Buon letargo!

lunic