Vittoria Giudiziale per i Dipendenti di Ares 118:
Risarcimento per la Mancata Pausa Lavorativa di 10 Minuti
Grande soddisfazione tra i dipendenti di Ares 118 per la vittoria ottenuta presso la Corte di Appello di Roma. La sentenza, emessa dalla II Sezione Lavoro della Corte, ha sancito il diritto al risarcimento per la mancata fruizione della pausa di 10 minuti prevista dall’art. 8 del Decreto Legislativo n. 66/2003. Questo verdetto arriva dopo un lungo contenzioso iniziato dai dipendenti, tutti assistiti dagli avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi (nella foto).
La Corte, presieduta dalla Dott.ssa Donatella Casablanca, ha riconosciuto il diritto dei lavoratori a fruire di una pausa giornaliera di almeno 10 minuti per ogni turno di servizio superiore alle sei ore, risarcendo così gli appellanti per il periodo compreso tra dicembre 2008 e dicembre 2018. Questo diritto, stabilito per il recupero delle energie psico-fisiche dei lavoratori, era stato sistematicamente negato dall’azienda, portando a un danno da usura psicofisica riconosciuto dalla Corte.
La sentenza condanna Ares 118 al pagamento delle somme dovute ai dipendenti, per un importo complessivo di 68.566 euro, ponendo fine a un periodo di incertezza per i lavoratori coinvolti. La notizia è trapelata in questi giorni in quanto Ares 118, rispondendo a una specifica diffida dei difensori, ha deliberato il pagamento delle somme dovute. Questa vittoria non solo rappresenta un riconoscimento del loro diritto, ma apre anche la strada a ulteriori possibili risarcimenti per i periodi non ancora richiesti.
Gli avvocati difensori – con studio ad Isola del Liri – hanno commentato: “Finalmente possiamo dare una concreta risposta alle domande dei nostri assistiti che hanno atteso con pazienza e fiducia la decisione della Corte di Appello di Roma. Trattasi di una sentenza innovativa, che però non è isolata in quanto anche altre Sezioni della Corte di Appello di Roma si sono pronunciate nello stesso modo contro Ares 118. Il giudizio nasce dalla mancata applicazione di norme comunitarie e del Decreto Legislativo n. 66 del 2003 che aveva recepito le direttive in materia senza però trovare concreta e tempestiva applicazione. Non possiamo che convenire con la Corte che ha mostrato rigore giuridico e sensibilità nell’affrontare la problematica sottoposta all’attenzione del Giudice del Lavoro. Del resto non è concepibile che nel 2024 i dipendenti di Ares 118 non abbiano la possibilità di godere di una pausa lavorativa di 10 minuti.”
La decisione della Corte sottolinea l’importanza di rispettare le normative a tutela dei lavoratori, ribadendo che il benessere psicofisico è un diritto inalienabile. Questo successo legale rappresenta un monito per tutte le aziende a rispettare rigorosamente le disposizioni di legge in materia di orario di lavoro e pause, a tutela della salute e della dignità dei propri dipendenti.
La soddisfazione per il risultato ottenuto è palpabile tra i lavoratori e i loro legali, che vedono finalmente riconosciuti anni di sacrifici e mancato rispetto dei loro diritti. Questa sentenza potrebbe inoltre incentivare altri lavoratori in situazioni simili a fare valere i propri diritti, contribuendo a migliorare le condizioni lavorative nel settore sanitario e non solo.
I dipendenti di Ares 118 possono ora guardare al futuro con maggiore serenità, consapevoli di aver ottenuto un risarcimento giusto e di poter continuare a lottare per il riconoscimento di ulteriori danni subiti.