LA REGIONE TAGLIA IL SERVIZIO PSICHIATRICO A FROSINONE,
SALUTE MENTALE NON PRIORITARIA PER ROCCA
SALUTE MENTALE NON PRIORITARIA PER ROCCA
SERVIZIO SENZA MEDICI, A RISCHIO PAZIENTI E PERSONALE
“Ancora notizie preoccupanti per i servizi sanitari in Provincia di Frosinone. Questa volta, a subire tagli e ridimensionamenti, è il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) della ASL di Frosinone. Nei mesi scorsi è stato comunicato che i 12 posti letto sarebbero stati sospesi e che presso l’SPDC sarebbe stata attivata la sola modalità di day hospital. Al fine di scongiurare la chiusura sono state effettuate diverse procedure concorsuali che non hanno prodotto risultati, lasciando il servizio sprovvisto del personale necessario a garantire le funzionalità minime”.
Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale del Partito democratico del Lazio.
“Allo stato attuale – prosegue – il servizio sarebbe dotato di soli 3 medici psichiatri anziché 6 e da diverso tempo le già insufficienti risorse sarebbero assenti dal servizio per malattie, mobilità e aspettative determinando una situazione per la quale il servizio sarebbe aperto senza la presenza di dirigenti medici. Tale situazione, oltre a generare incertezza e rischi per il personale impiegato, complica ulteriormente la situazione dei pazienti e delle famiglie che si trovano nella condizione di dover fronteggiare la malattia psichiatrica in totale assenza di punti di riferimento a Frosinone in caso di emergenza. Una situazione paradossale, complicata che mette in serio rischio pazienti e famiglie dei pazienti che non possono usufruire del servizio oltre all’esiguo personale impiegato. La promozione e la cura della salute mentale dovrebbero essere prioritarie per qualsiasi amministrazione sopratutto in questo momento storico. Per questi motivi – conclude – ho presentato una interrogazione al Presidente Rocca (nella foto con Savo) e all’intera giunta regionale chiedendo di intervenire con urgenza e superare questa difficoltà”.