Chiudono l’ufficio postale e la farmacia,
gravi disagi per gli abitanti.
Diventa sempre più arduo vivere nei piccoli borghi come quello di San Biagio Saracinisco che conta meno di 300 abitanti. In questi giorni la comunità locale sta segnalando la chiusura dell’ufficio postale, non sapendo le motivazioni e, soprattutto se riaprirà, oltre a quella dell’unica farmacia, dopo il pensionamento del titolare.
“Ci sentiamo completamente bistrattati – hanno riferito alcuni cittadini – e senza veri punti di riferimento. Da oltre 15 giorni la sede delle Poste Italiane qui a San Biagio è chiusa e non conosciamo le motivazioni. La farmacia cerca un nuovo titolare dopo il pensionamento del precedente e, come se non bastasse, il medico di famiglia viene in paese due volte a settimana. La scuola ha chiuso e non ci sono spazi ricreativi per i nostri bambini. Siamo stanchi di sentirci sempre all’ultimo posto, dimenticati perché siamo lassù, verso i monti, dove non prendono neppure i cellulari. La nostra comunità è composta da anziani non automuniti e quindi in evidente difficoltà per quanto riguarda l’aspetto sanitario e quello relativo all’ufficio postale. Il paese più vicino è Villa Latina, ma perché dover scendere ogni volta per un servizio che potremmo avere qui? Viviamo nel 2024 e se è vero che ci sono turisti che vanno nello spazio, perché noi dovremmo ‘sopravvivere’ nel nostro piccolo territorio che sembra essere tornato indietro nel tempo?”
Un appello davvero accorato che merita di essere ascoltato, anche perché sono proprio i piccoli borghi della Valle di Comino a rappresentare un tesoro storico, culturale e turistico. Il Comune di San Biagio, guidato dal sindaco Antonio Iaconelli cosa risponde a tali disagi?
Caty Paglia