Non sono un pedagogo, non ho mai studiato né approfondito (per mancanza di tempo non di interesse) i prodotti editoriali per ragazzi e soprattutto gli effetti che su di loro hanno approcci diversi alla realtà.
Però posso raccontare la mia esperienza personale. E la racconto partendo dal ricordo di un uomo che il 2 marzo scorso, a 92 anni, ci ha lasciati. Un uomo che ha dato alla scuola italiana più strumenti di quanti ne abbiano mai forniti i vari programmi ministeriali tanto rigidi quanto spesso inapplicabili. Mario Lodi è stato pedagogista, scrittore, educatore, ma soprattutto maestro. Maestro di scuola elementare, l’insegnante più importante nella formazione di un bambino, perché oltre alla famiglia, oltre a nonni e zii, è la persona più vicina alle figure materna e paterna.
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FONTE: http://espresso.repubblica.it