LA STORIA

Arpino – ‘Parroco nega desiderio espresso in punto di morte’

Trovano riscontro in una nota dell’ex assessore Mauro Iafrate le indiscrezioni che circolano da alcuni giorni riferite ad una vicenda delicata che ruota intorno al funerale di un anziano del paese.

La storia sarebbe questa: circa una settimana fa l’uomo, ricoverato in ospedale, aveva chiesto di parlare con Iafrate, suo familiare, al quale ha confidato il suo ultimo desiderio espresso in punto di morte, vale a dire la richiesta che il suo funerale fosse celebrato nella caratteristica chiesetta della Madonna Addolorata (foto), in località Sant’Angelo, lungo la provinciale per Casalvieri e ad un paio di chilometri dall’Acropoli di Civitavecchia. Un luogo di culto sempre al centro delle attività di un Comitato del quale l’anziano era fondatore e sostenitore. Niente di clamoroso, quindi.

Non appena uscito dall’ospedale – racconta Iafrate – ho chiamato immediatamente il presidente del comitato Bruno Biancale, che è assessore comunale, e gli ho spiegato la situazione. Si è attivato immediatamente, contattando il parroco competente e vista la risposta negativa si è rivolto a Don Antonio di Lorenzo ma quest’ultimo, non essendo la sua parrocchia, non ha potuto fare altro che metterlo in contatto con la Curia di Sora, anche qui non ottenendo nessun risultato, purtroppo. Naturalmente  – aggiunge l’ex amministratore –anche i familiari hanno provato a parlare con il parroco che gestisce la parrocchia ma non c’è stato nulla da fare.

A quanto pare i funerali non potrebbero essere officiati nelle chiesette periferiche, ma la regola non sempre  sarebbe stata rispettata. Anche nel recente passato, e pure all’Addolorata, con discrezionalità dell’officiante. Circostanza questa confermata dallo stesso Mauro Iafrate, che si chiede: A prescindere dalle regole che ha la Chiesa, è mai possibile che un cittadino Cattolico esprima un ultimo desiderio sul letto di morte e un parroco lo ignori? E non solo lui, visto che è stata coinvolta anche la Curia di Sora.

E poi: È una vergogna! Comprendo quindi il disappunto dei fedeli, le loro contestazioni ed un malessere che si manifesta periodicamente sulla gestione del culto. Qui si sta facendo di tutto per allontanare la gente dalla Chiesa e da Nostro Signore. Spero tanto che vengano adottati provvedimenti rapidi e definitivi.

Non è la prima volta che Padre Daniel (che inutilmente abbiamo provato a contattare più volte) finisce nel mirino della critica. Tanto è vero che qualche mese fa la sua autoritaria conduzione della parrocchia finì al centro di una dura nota di protesta inviata al Vescovo Gerardo Antonazzo.

lunic