COMUNE

Alvito – In aula tensione e opere pubbliche

Alta tensione in Consiglio Comunale con un infuocato botta e risposta tra l’ex assessore Carmine Cervi e il sindaco Luciana Martini, concluso per dare spazio all’interesse delle opere pubbliche.
Sabato scorso la Sala Consiliare di Palazzo Gallio non era da tempo così calda e animata. “Merito” di due punti particolarmente cari alla cittadinanza: la revoca da assessore di Carmine Cervi con l’ufficializzazione della nomina di Rosanna Viglietta nella Giunta Comunale e infine la risposta all’interrogazione del Gruppo di Opposizione Alvito Bello sui lavori relativi al Villaggio dell’Emigrante, in particolare del Giardino e a quelli degli impianti sportivi.
Ho ricevuto una pressione continua per le mie dimissioni – ha incalzato Carmine Cervi – e non mi è stato consentito di accedere al Protocollo, alla posta e alla Pec del Comune. Ho dovuto fare richiesta scritta. Sono inoltre stati fatti summit e incontri a mia insaputa, fino a venire a conoscenza da altre fonti di probabili progetti. Nonostante abbia portato ben 174 voti, non credo che si sia mai voluto instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione. Mi era stata persino proposta la vicepresidenza del Parco Nazionale, ma da altri amministratori ho saputo che il mio sindaco non mi appoggiava“.
Dopo alcune precisazioni espresse dalla Segretaria in merito all’articolo 43 per il rispetto alla privacy e quindi all’accesso solo di alcuni dati da parte dei consiglieri, è intervenuta la prima cittadina Luciana Martini rivolgendosi direttamente a Cervi. “Forse non hai ancora compreso cosa vuol dire svolgere il compito di assessore – ha sottolineato -. Non hai mai fatto proposte, però hai preteso controlli. Stavi facendo un accordo con il Parco senza dire nulla alla tua Giunta comunale, dimostrando di non rispettare il gruppo di appartenenza. Questi ed altri atteggiamenti, compreso la tua assenza, hanno confermato la nostra decisione“.
Detto ciò, l’avvocato Carmine Cervi ha formalizzato l’uscita dal gruppo di Maggioranza riconsegnando le chiavi della sede comunale nelle mani del sindaco.
Ultimo caro punto all’ordine del giorno è stato poi quello riguardante la situazione di stasi delle opere pubbliche più importanti e la richiesta, da parte dei consiglieri Roberto Eramo, Margherita Brusca e Paolo Di Bona del Gruppo di Opposizione Alvito Bello di regolamentare le modalità e la tempistica per l’accesso agli atti. In merito all’interrogazione sul Villaggio e Giardino dell’Emigrante il vice sindaco Angelo Cervi ha confermato una variante in corso d’opera e la situazione di step per entrambe le situazioni a causa di inadempienze delle ditte e di lungaggini burocratiche.
Infatti, per quanto riguarda gli impianti sportivi – ha spiegato il sindaco – venerdì prossimo dovremo tornare al Ministero, presso il Dipartimento Sport e Periferie, per far autorizzare  la seconda variante. Ci aspetta un nuovo sopralluogo per modificare la tipologia del campo sportivo, per il giusto abbattimento delle barriere architettoniche e i servizi sanitari per i diversamente abili, così come per la piscina sopra la quale verrà installato un piccolo impianto fotovoltaico. Abbiamo 4 finanziamenti da rimettere in pratica e poi un nuovo direttore tecnico e dunque un nuovo rapporto“.
Di fatto, non si conoscono ancora le scadenze e la conclusione dei due importanti interventi, anche se il Gruppo Alvito Bello chiede che venga data maggiore priorità al Villaggio e agli Impianti Sportivi all’interno di un programma che, a quanto pare, prevede lavori su ben 48 opere pubbliche.
Caty Paglia