CULTURA

Roccasecca – Presentato il libro Cammini al Sud

DEL PROFESSOR ANTONIO CORVINO

Il sindaco Giuseppe Sacco: “Occasione di confronto importante sul tema del turismo lento e della riscoperta della nostra identità”

Sabato letterario a Roccasecca con la presentazione, nella sala San Tommaso del Comune del libro del professor Antonio Corvino, “Cammini al Sud”.

Nel testo il professore di economia, fine saggista, affronta il tema del cammino come strumento per conoscere e approfondire l’identità di un territorio, soprattutto quelle terre di mezzo, con le piccole comunità che sono parte integrante del Sud d’Italia.

Un tema molto sentito a Roccasecca che del turismo lento è protagonista attraverso il Cammino di san Benedetto.

Il professor Corvino, inoltre, ha approfittato della presentazione del suo volume, per conoscere la città, in particolare il Parco Archeologico del monte Asprano con le testimonianze legate a San Tommaso D’Aquino e la grotta di San Michele Arcangelo a Caprile, rimanendo affascinato da tanta ricchezza.

A dialogare con il professor Corvino, lo scrittore Alessandro Marcuccilli che ha introdotto l’autore e illustrato il tema del libro. Hanno condotto la serata il vicesindaco e assessore alla cultura Valentina Chianta e l’assessore ai Cammini Elisa Torriero.

In apertura i saluti del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco: “Con molto piacere abbiamo voluto accogliere a Roccasecca Antonio Corvino, il cui lavoro di approfondimento sul tema dei cammini è legato molto al nostro territorio che sta sviluppando questo settore del turismo cosiddetto lento attraverso il percorso di San Benedetto. Un’occasione di dialogo e di confronto molto utile e una vetrina per la nostra città”.

“Ringraziamo Alessandro Marcuccilli – hanno aggiunto gli assessori Valentina Chianta ed Elisa Torriero – la presenza di Antonio Corvino a Roccasecca dimostra la centralità del nostro territorio rispetto a un dibattito culturale incentrato sul turismo lento in forte crescita e che sta facendo nascere nuove attività e nuove professioni, ma soprattutto sta facendo riscoprire la nostra identità e la nostra tradizione”.