IL LIBRO

Ferentino – Massimiliano Latorre ha raccontato la sua odissea

“Rifarei tutto quello che ho fatto altre mille volte, non rinnego nulla, sono un italiano, sono un militare, ho scelto di servire la patria, e ora giro l’Italia per testimoniare ciò che successe nella vicenda dei due Marò a partire da quel 15 febbraio 2012”.

Questo uno dei passaggi più toccanti della presentazione del libro “Il sequestro del Marò” svoltosi nel pomeriggio di sabato presso la sala consiliare del Comune di Ferentino, nelle parole dell’autore, Massimiliano Latorre, uno dei due marò.

L’evento è stato organizzato dal “Centro Studi don Giuseppe Morosini” di Ferentino del presidente Corrado Collalti, con il patrocinio del Comune di Ferentino.

Ha portato il suo saluto il sindaco di Ferentino, Piergianni Fiorletta, mentre in aula consiliare, oltre a tanti cittadini e presidenti di associazioni del territorio erano presenti l’assessore Dominici e il presidente del Consiglio Claudio Pizzotti. A tracciare poi le conclusioni l’Europarlamentare di Ferentino, Maria Veronica Rossi.

È stata l’occasione per ascoltare dalla viva voce di Latorre la storia che per anni, dal 15 febbraio 2012, tenne alta l’attenzione internazionale sui due Marò in India.

A moderare l’evento il giornalista Alessandro Andrelli.

Una vicenda della quale si continua a parlare proprio grazie al racconto dei suoi protagonisti e in particolare con questo libro, nato da una conversazione con lo scrittore Mario Capanna.

“Sono contento di essere oggi a Ferentino e ringrazio per l’accoglienza – ha detto Latorre -. Ho deciso di portare la mia storia in giro per l’Italia da oltre un anno per raccontare le verità e testimoniare cosa successe in realtà a me e al collega Salvatore Girone. Rifarei altre mille volte il percorso di vita che ho fatto. Sono orgoglioso della bandiera che rappresento e parlare in ogni città di questo libro mi permette di avere il mio riscatto personale dopo tanti anni dolorosi e difficili da gestire”. Latorre ha fatto proiettare anche un video che ripercorre la sua storia e tra il silenzio assordante dei presenti ha colpito la sala gremita per l’umanità, il senso della nazione e la caparbietà nella ricerca della verità che lo ha contraddistinto in questi anni. “Ci fu tanta strumentalizzazione di quanto successe quella notte, e personalmente dopo tanti anni cerco di fare chiarezza e creare un dialogo con tutti per far conoscere anche ai più giovani quanto quell’episodio fu importante anche per la politica internazionale”.

“Fu un caso che colpì molto l’opinione pubblica – ha ricordato il sindaco Fiorletta -. Dopo oltre 10 anni la vicenda è ancora viva e parlarne con uno dei protagonisti è motivo di orgoglio e vanto per la città. Grazie agli sforzi che ha sostenuto il Centro Studi don Morosini. Sono molto legato al mondo della Marina, perché mi ricorda mio padre che ne fece parte per anni e conosco bene i valori che legano gli uomini e le donne che ne fanno parte”.

“Avere Latorre qui era uno dei progetti associativi del Centro Studi – aggiunge il presidente Corrrado Collalti – . Il nostro impegno culturale e sociale in città è più vivo che mai. La testimonianza di uno dei Marò ci aiuta a capire la storia e a trasmettere valori e principi per noi fondamentali. Un messaggio chiaro e che porta avanti anche i principi fondamentali del Centro Studi, legati al sociale  oltre che alla politica del territorio”.

“L’esempio eroico di Latorre – ha detto poi l’europarlamentare Maria Veronica Rossi – racconta di un’Italia ricca di valori, e dell’amore per la patria dei suoi servitori. Abbiamo conosciuto un grande militare, ma soprattutto un grande uomo. Quello che è successo ai due marò ci auguriamo che non succeda più e auguro a Latorre di portare in tutta Italia la sua testimonianza”.

Al termine dell’evento foto e firmacopie per Massimiliano Latorre. Tra le varie testimonianze alla platea una menzione particolare anche per la moglie di Latorre, Paola Moschetti. Il sindaco di Ferentino, Fiorletta, il presidente della Proloco Luciano Fiorini e la professoressa Bianca Maria Valeri a nome del Centro Studi don Giuseppe Morosini hanno infine omaggiato con delle pubblicazioni di Ferentino Massimiliano Latorre. Alle autorità presenti, invece, Latorre ha donato un ricordo della Marina Militare.