CURIOSITA'

Arpino – Piace il carro del vincitore

Lusinghe. Incarichi. Poltroncine. Strette di mano. Sorrisi. Ammiccamenti. E pure qualcos’altro.

Deve avere nascosta da qualche parte una potente calamita il sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi. Una calamita che attira come il canto delle sirene che ammaliò Ulisse. Solo che Ulisse era furbo ma di furbi in paese non ce ne sono molti. Si guarda poco oltre la punta del proprio naso, senza prospettive e senza nessuna voglia di creare alternative.

L’ultimo episodio conferma che Gianluca Quadrini – e con lui la fedelissima Lara Capuano – i giorni pari sta con la maggioranza mentre per i dispari deve ancora decidere. A lui si deve l’incarico che Sgarbi ha affidato all’ex sindaco Antonio Sardellitti, come abbiamo riportato stamane. Lo stesso Sardellitti che era candidato nella lista di Quadrini contro Sgarbi. Non il secolo scorso ma appena tre mesi fa. Cose strane. Tradimenti delle idee e delle persone. Politicamente, si intende.

Restano due baluardi, laddove baluardi è una parola grossa, cioè i consiglieri di minoranza Andrea Chietini e Niccolò Casinelli, che con buona parte della maggioranza hanno condiviso rispettivamente gli ultimi 10 e 5 anni. Chietini si muove sotto traccia, almeno va a leggersi i documenti, ma non dice una parola sui veri problemi del paese. Quelli irrisolti. Che ci sono sempre, nonostante le distrazioni di massa.

Curioso poi come Casinelli sia stato beccato domenica sul palco del Gonfalone in atteggiamento conciliatorio con lo stesso Sgarbi e sotto lo sguardo accondiscendente dell’assessore Bruno Biancale. La foto di un nostro lettore è diventata subito vignetta e conferma come le chiacchiere, seppur solenni, se le porta il vento. La stretta di mano magari è solo educazione e rispetto dei ruoli, ma con l’aria che tira qualche dubbio affiora. Chissà, se son rose…

Luciano Nicolò