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Coldiretti Lazio – Granieri riconfermato alla guida della Federazione

“Sono stati cinque anni intensi, segnati da importanti traguardi. Credo che i risultati non siano mai raggiunti da una sola persona, ma da un’intera squadra”. 

Riconfermato l’attuale presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, alla guida della federazione regionale per i prossimi cinque anni.

Granieri, 44 anni, attualmente vicepresidente di Coldiretti nazionale, è stato rieletto nel corso dell’assemblea di rinnovo cariche della federazione regionale, che si è svolta nei giorni scorsi a Roma.

“Sono grato e fiero di questa riconferma – spiega Granieri – non nascondo l’emozione, perché nulla è scontato. Credo che il lavoro iniziato cinque anni fa, in coincidenza con uno degli eventi più importanti degli ultimi anni realizzati in questa regione, il Villaggio di Coldiretti 2018 al Circo Massimo, che tonerà ad ottobre, sia stato un grande banco di prova per tutta la nostra squadra. I grandi obiettivi si raggiungono se c’è gente che ha voglia di raggiungerli ed è in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo”. 

Granieri ha fatto un excursus sugli obiettivi realizzati in questi anni e su quelli futuri. “Sono stati cinque anni intensi – prosegue Granieri – segnati da esperienze importanti, che ci hanno portato a raggiungere risultati entusiasmanti. Penso ai percorsi di formazione avviati con delle novità assolute, come la creazione di nuove figure professionali a livello nazionale, tra le quali l’Evologo e al lavoro svolto in sinergia con gli istituti scolastici e di formazione, come la Fondazione Bio Campus di Latina. Penso al lavoro cavilloso che abbiamo fatto sull’apparato legislativo regionale e ad esperienze che personalmente mi hanno dato grande soddisfazione. Senza tralasciare le difficoltà che abbiamo affrontato, dando prova di essere una realtà solida e fondamentale per il nostro Paese, come è accaduto durante la Pandemia, in cui il mondo agricolo non si è mai fermato, per garantire le forniture alimentari, quando era tutto bloccato. Sicuramente quello che ci attende e andremo a realizzare, non sarà più facile, perché il mondo cambia molto rapidamente e dovemmo sfrontare nuove sfide”. 

David Granieri lavorerà con una squadra di presidenti rinnovata nel Lazio in tre province su cinque. Tra le federazioni provinciali sono stati eletti, infatti, tre nuovi presidenti nel corso delle assemblee di rinnovo delle cariche. Cambi al vertice si registrano a Coldiretti Viterbo, dove Maria Beatrice Ranucci subentra a Mauro Pacifici, nella federazione di Rieti, con Claudio Lorenzini che ricoprirà l’incarico del presidente uscente, Alan Risolo e Daniele Pili, neoeletto a Latina dove era in carica Denis Carnello. Riconfermati invece i presidenti di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti e Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone.

“Sono convinto che solo se si affrontano grandi cose – continua Granieri – con estrema concentrazione, dedizione e soprattutto cuore, si riesca a raggiungere un risultato. Quando c’è impegno e lavoro costante, il risultato arriva sempre, di questo ne sono convinto. Il mio percorso in Coldiretti me lo ha dimostrato”. 

Coldiretti Lazio nei giorni scorsi ha scelto anche due nuove figure femminili alla guida di Giovani Impresa e Donne Impresa di Coldiretti Lazio, che ha rinnovato le cariche con durata quinquennale. Si tratta di Caterina Ricci, la nuova responsabile regionale di Donne Impresa, che subentra a Serena Gallaccio e Camilla Petrucci, la nuova delegata regionale di Giovani Impresa, che ricoprirà l’incarico del delegato uscente, Danilo Scenna. Vincenzo Sperduti è stato nominato, invece, presidente dell’associazione regionale pensionati e subentra a Vannino Cappelloni, che ricoprirà lo stesso incarico per la federazione di Viterbo.

“Abbiamo fatto un lavoro serio in questi anni e avviato un rinnovamento – conclude Granieri – sia tra i dipendenti, che tra i dirigenti oltre ad un rinfoltimento del gruppo regionale dei giovani di Coldiretti Impresa e Donne Impresa. Elementi che per Coldiretti sono indispensabili, perché se c’è una ricetta per poter fare bene, quella è essere più inclusivi possibili e più aperti alle opportunità. Credo che tutti i risultati non siano mai di una persona sola, ma sono convinto che sia la squadra a vincere, di questo ringrazio i nostri presidenti e direttori provinciali, che si mettono alla prova tutti i giorni”.