GUARCINO, IL COMUNE DEVE METTERE IN SICUREZZA
LA DEGRADATA STRADA CHE CONDUCE ALLA CASA DI PREGHIERA SAN LUCA
Il Consiglio di Stato accoglie l’appello della Congregazione del Divino Amore
difesa dall’Avvocato Antonio Nicodemo del Foro di Roma
I Giudici di Palazzo Spada non danno scampo all’amministrazione.
Entro 30 giorni devono provvedere
Il Comune di Guarcino deve mettere in sicurezza e manutenere il tratto di strada che collega il centro storico con la Casa di Preghiera San Luca profondamente degradato e assiduamente frequentato da cittadini e pellegrini. Tanto è stato stabilito dal Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata lo scorso 16 giugno, la n. 5970. La V sezione del Supremo Consesso Ammnistrativo ha accolto l’appello promosso dalla Congregazione delle Figlie della Madonna del Divino Amore difesa da un pool di Avvocati Amministrativisti guidato dall’Avvocato Antonio Nicodemo proprietarie della Casa di Preghiera San Luca.
I Giudici di Palazzo Spada, aderendo alla tesi promossa dallo Studio Legale dell’Avvocato Antonio Nicodemo del Foro di Roma hanno chiaramente ed inequivocabilmente ordinato al Comune di Guarcino di provvedere sull’istanza della Congregazione nel termine di trenta giorni dalla comunicazione della stessa.
Si legge, nel dettaglio, nella sentenza che il Comune è obbligato a provvedere in concreto in ordine ad una specifica istanza di manutenzione e messa in sicurezza di una strada pubblica. Ciò sul presupposto che l’art. 28 della l. n. 2248 del 1865, Allegato F, nonché dall’art. 14 del d.lgs. n. 285 del 1992 impone all’Ente proprietario della strada l’obbligo di prevenire situazioni di pericolo e di mantenere in efficienza le strade destinate al pubblico transito.
La sentenza del Consiglio di Stato pone fine ad una annosa vicenda e ripristina il naturale equilibrio tra privati e pubblica amministrazione.