Ai consiglieri si. Agli assessori no. Nemmeno a chi in giunta non ci va mai. O quasi.
Il sindaco di Arpino Renato Rea pare abbia revocato le deleghe solo ai primi. Ed in particolare a Niccolò Casinelli, che detiene la delega alla cultura (Certamen compreso) e fino a pochi giorni fa era pure capogruppo di maggioranza. Sarà un caso, ma Casinelli allo stato attuale è l’unico ad aver annunciato la candidatura a sindaco spaccando il gruppo di governo. Cosa che dovrebbe fare presto anche Andrea Chietini, presidente del consiglio comunale. Anche a Chietini – come agli altri – sono state ritirate le deleghe, ma il ruolo di capo dell’assise civica Rea non glielo lo può togliere.
Al sindaco è la seconda volta che gli si sfascia la squadra, cioè la maggioranza, nell’imminenza del voto. Era già capitato nel 2018, ricapita adesso. Evidentemente, ancora una volta, non è stato capace di tenere unito il gruppo e di assicurare continuità all’attività amministrativa con una solida formazione che – con la complicità di una minoranza incapace a sua volta di creare un’alternativa – avrebbe avuto vita facile. Ora invece c’è incertezza.
Stupisce, infine, il fatto che per lana caprina viene tolta la delega ai consiglieri – ad uno in particolare – ma non all’assessora Valentina Polsinelli che detiene quella al Turismo ed ai Servizi sociali e che in giunta non ci va dal secolo scorso o giù di lì. La cui utilità a favore della comunità, in dieci anni di presenza nell’amministrazione civica, è tutta da dimostrare. Ed allora, come mai il sindaco non le ha revocato le deleghe?
zip