di Martina Sperduti*
In occasione della giornata mondiale per la sensibilizzazione sull’endometriosi “Facciamo Luce” al fine di sensibilizzare e informare su questa patologia subdola che colpisce migliaia di donne. Non ne conosciamo ancora le cause, non abbiamo ancora cure definitive. L’endometriosi è una malattia cronica e abbastanza complessa, originata dalla presenza dell’endometrio – tessuto che riveste l’utero – in altre sedi anomale, quali ovaie, tube, peritoneo e intestino. Nonostante sia stata diagnosticata per la prima volta nel 1690, la causa non è ancora nota. La malattia non viene quasi mai diagnosticata facilmente, ragione per cui molte donne ricevono una corretta diagnosi dopo molti anni di visite mediche e di cure non appropriate.
Si rivela, infatti, ancora molta ignoranza e molta disinformazione in materia: i forti dolori che colpiscono le donne, soprattutto nel periodo mestruale, vengono spesso diagnosticati in materia errata. L’endometriosi è sicuramente una malattia invalidante in quanto costringe le donne che ne sono affette a modificare il proprio stile di vita, rinunciando ad esempio, a praticare lo sport o compromettendo la normale vita lavorativa della donna, discriminandola.
Sono queste le ragioni che ci spingono a batterci affinchè venga migliorata la condizione di vita delle donne affette da endometriosi. Prevenzione, conoscenza, professionalità: devono essere queste le parole chiave, anche per promuovere la cultura delle pari opportunità. Essenziale ed urgente è l’istituzione di un Fondo Nazionale per l’endometriosi per sostenere la scienza, ovvero lo studio e la ricerca di questa malattia tutta al femminile. E’ fondamentale anche favorire un percorso di assistenza alle donne affette da questa patologia con opportune azioni di gestione del problema a piena garanzia del diritto alla salute delle donne e una predisposizione di misure di tutela efficaci per le donne affette da tale patologia nel mondo del lavoro per la salvaguardia del posto.
Importante è anche impegnare le Regioni, nell’ambito dell’organizzazione del servizio sanitario regionale, promuovendo l’attivazione di reti e centri di riferimento per l’endometriosi nonché la predisposizione di piani diagnostici terapeutici assistenziali uniformi. Accendiamo i riflettori su questa patologia, poco conosciuta e spesso sottovalutata. Una malattia che può rendere un inferno la vita delle donne che, per questa ragione, bisogna essere tutti in prima fila per contrastarla: si tratta di uno sforzo il cui significato non solo attiene alla fondamentale difesa della salute della donna, ma assume anche il senso più sociale più ampio di un’azione per la tutela e il benessere della famiglia.
*Coordinatore Regionale Dipartimento Pari Opportunità Lazio – Forza Italia