Tra doppi e singoli sono nove. Tutti dislocati sui tre piani del Comune. Ma non ce n’è uno per i padroni del Palazzo, cioè i cittadini.
Stamane un curioso episodio che la dice lunga su quanto siano distanti amministratori ed amministrativi dagli amministrati. Lo racconta una nostra affezionata lettrice. Una coppia di anziani, pare del Vallone, si è recata in Municipio per sbrigare una questione di carattere anagrafico. Ha atteso nell’ingresso il via libera per raggiungere gli uffici al piano superiore. Dieci minuti, poi venti ed ancora trenta e quaranta ad aspettare la chiamata. Nel frattempo uno di loro (o forse entrambi) doveva andare in bagno. Ha chiesto educatamente il permesso ma gli/le è stato risposto che i servizi igienici sono riservati al personale. Tutti e nove evidentemente. Tra questi pare un paio guasti.
E così l’accesso al ‘cesso’ (si perdoni il termine) è stato negato. Cioè l’ha dovuta trattenere perchè i nove bagni – tra doppi e singoli – sono riservati al personale, che oltretutto è ridotto dopo la ventina di pensionamenti degli ultimi anni.
Due sono alla Polizia Locale, due al piano tecnico, due al protocollo e due alla ragioneria. Uno all’ingresso di via Aquila Romana. Nessuno di questi disponibile per la gente che si reca nel suo Palazzo. Magari per dimostrare di aver pagato le imposte locali. Come il cittadino che oggi aveva appuntamento alle 11.20 ed ha dovuto attendere le 12.10 per accedere. Fortunatamente lui non doveva andare in bagno.
Chi l’ha deciso che i servizi igienici sono riservati al personale? C’è una diposizione al riguardo e chi, nel caso, l’ha firmata? Saremmo lieti eventualmente di pubblicarne il contenuto in modo da avvisare i cittadini: se andate in Comune prima fatela a casa!
zip