di Luciano Nicolò
Nel gergo giornalistico l’espressione bagno di folla – soprattutto nei periodi elettorali – viene sovente utilizzata. Qualche volta a sproposito. Stamane al Motel Valentino di Sora ha compiutamente definito lo scenario. E le elezioni c’entrano poco o nulla. Tanta gente in sala, seduta ed in piedi e pure tanta gente fuori. E’ evidente l’errore commesso. C’era bisogno di uno spazio almeno tre volte superiore per quante persone (compresa buona parte della ‘vecchia guardia’) hanno affollato la struttura ricettiva al civico 1 di Viale San Domenico.
Qui il sindaco Luca Di Stefano ha radunato giunta, consiglio (qualcuno della minoranza pure), staff, stampa, collaboratori e centinaia di simpatizzanti che non si sono fatti pregare per spellarsi le mani tra un capitolo e l’altro di una storia lunga appena 15 mesi. Tutto per spiegare che cosa ha combinato dal giorno in cui è diventato primo cittadino, cioè dal 19 ottobre 2021. Il resoconto è facilmente reperibile sui social con tanto di immagini, slide e dichiarazioni. Il 32enne pure presidente dell’amministrazione provinciale di Frosinone – con una visione soggettiva ma decisamente realistica – ha snocciolato uno dietro l’altro i risultati colti dalla sua amministrazione, ringraziando naturalmente non solo la sua squadra e chi ha lavorato dietro le quinte, ma anche i sorani nella varie forme costituiti che hanno affiancato o sostenuto il suo progetto di rilancio.
Decoro e pulizia, sociale, sport e tempo libero, strutture, solidarietà, ambiente, innovazione e tecnologia, finanziamenti, progettazioni varie… Su questo e su altro è stato posto l’accento senza esagerazioni e pure senza enfasi con una descrizione sommaria delle iniziative. Fra queste alcune ancora bene impresse nella mente di chi le ha vissute. Un paio di esempi lampanti sono l’Estate Sorana e Sora Città del Natale. Beh, in entrambi i casi non solo i sorani sono tornati a vivere la città, ma in parte è stato svuotato anche il circondario. La dimostrazione che se fai le cose fatte bene, magari con qualche idea originale, la gente ti segue. Eccome se ti segue. La stima magari è prudente, sulle rive del Liri tuttavia in pochi mesi hanno attraccato decine e decine di migliaia di persone. E forse occorre la sesta cifra.
Insomma, la stella nascente della vita politica ed amministrativa della Ciociaria, l’uomo dell’anno della provincia di Frosinone – come da più parti definito – sta scalando la vetta del gradimento. Sotto l’occhio vigile di papà Enzo, oggi in un angolino a sentire ed osservare… buon sangue non mente!
I problemi non mancano, ma le premesse per affrontarli e risolverli – almeno in parte – ci sono tutte. Il 2022 va in archivio, ora c’è il 2023.