I NOSTRI SOLDI

Arpino – Indennità e rimborsi: il vice sindaco costa caro

Non solo l’indennità, cioè lo ‘stipendio’ mensile per la carica pubblica ricoperta. Il vice sindaco di Arpino Massimo Sera costa molto di più agli arpinati. Basta dare uno sguardo all’albo per rendersi conto di quanto fiocchino impegni di spesa e liquidazioni in favore del datore di lavoro del delegato ai lavori pubblici.

Solo nell’ultimo anno, vale a dire il secondo semestre 2021 ed il primo del 2022 (stando ai documenti che abbiamo trovato) il Comune ha dovuto rimborsare una società romana di 11.300 euro che non sono affatto pochi per un ente in dissesto e spesso non in grado di sostituire una lampadina fulminata oppure tappare una buca per strada. Alla robusta somma, come detto, si aggiunge l’indennità mensile.

E così il vice sindaco con aspirazioni da sindaco costa un bel po’ di quattrini. Ad occhio e croce diverse decine di migliaia di euro, forse più, nel corso del periodo in cui ha svolto il ruolo in giunta dove Sera, magari sarà un caso, raramente è assente, anche quando si tratta di deliberare normalissimi patrocini.

A differenza della collega Valentina Polsinelli che, al contrario, è raramente presente. Al punto tale che molti si chiedono come mai il sindaco Renato Rea l’abbia tenuta in giunta nonostante non abbia brillato affatto in contributi al paese. Basti pensare alle deleghe pesanti che detiene, cioè turismo e sociale.

Chissà, se la Polsinelli fosse stata un po’ più presente alla vita amministrativa – ed alle responsabilità insite del ruolo – Sera avrebbe potuto affrancarsi un po’ (la giunta molte volte si riunisce con tre elementi su cinque) invece di votarsi così tanto alla comunità. Con significativo risparmio per le casse comunali.

zip