Lo sapevate che… oggi, 21 dicembre, con il solstizio d’inverno entra ufficialmente la stagione fredda. Nel 2022 l’emisfero settentrionale si troverà nel punto più lontano del Sole alle 22.47 e questo segna ufficialmente l’arrivo dell’inverno. Questo è anche il giorno più corto dell’anno, e non come popolarmente si tramanda il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre: la luce ci accompagnerà per circa 9 ore e 7 minuti. C’è inoltre una zona compresa tra il Circolo Polare Artico e il Polo Nord in cui il Sole non sorge e si hanno addirittura 24 ore di buio totale! La parola solstizio deriva infatti dal latino «sole fermo» ed è il momento in cui il Sole è alla minima altezza rispetto all’orizzonte terrestre e di conseguenza ne illumina per meno ore la superficie. Non si verifica sempre il 21 dicembre: ogni anno ritarda di 6 ore rispetto all’anno precedente cadendo quindi anche il 20 o il 22 (ma poi gli anni bisestili lo «riallineano»).
L’importanza del Solstizio d’Inverno va tuttavia molto al di là della scienza e dell’astronomia, essa si perde nei secoli, avvolto dal mistero di riti antichi. Dai nostri antenati, questo giorno, che indica il passaggio dalle Tenebre alla Luce, iniziò ad essere celebrato presso strutture apposite come ad esempio le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran e della nostra Val Camonica, già in epoca preistorica e protostorica. Il sito archeologico di Stonehenge è perfettamente allineato con i solstizi e ogni anno centinaia di persone si trovano per ammirare l’alba del 21 dicembre a ritmo di canti e balli pagani. Le feste pagane spesso richiamavano soprattutto l’importanza della trasformazione e della rinascita. Tra i simboli antichi del solstizio troviamo il vischio, che richiama la vita e la rigenerazione.
Il solstizio d’inverno ha anche legami con la festa cristiana del Natale, perché nell’antica Roma tra il 17 e il 23 dicembre si era soliti scambiarsi regali per celebrare le festa dei Saturnali dedicati al Dio dell’agricoltura, Saturno. Non tutti sanno che la data del giorno di Natale nel 337 fu fissata al 25 Dicembre da Papa Giulio I, che con un decreto la fece coincidere con la festa pagana della nascita di Sol Invictus. Il “Natale Invitto” divenne così il “Natale” Cristiano.