E’ più opportuno rendere navigabile un breve tratto del Liri o spendere i soldi per dotare la città di un funzionale sistema di rilevamento dell’inquinamento dell’aria?
E’ la domanda – niente affatto implicita – che Rosalia Bono lancia provocatoriamente dal suo profilo Facebook. L’ex Difensore Civico comunale ha pubblicato un post in cui contesta la scelta dell’amministrazione municipale di spendere cento mila euro “per vedere 3 canoe navigare in un breve tratto del Liri” mentre quei fondi potrebbero essere utilizzati per qualcosa ritenuto più utile alla collettività. Da alcuni giorni, per la verità, la Bono sembra aver ingranato una marcia più arrembante del solito e, a stretto giro di posta, ha preso ad affrontare argomenti vari – come, ad esempio, quello della sorte degli ex Lsu stabilizzati ma in procinto di essere ‘scaricati’ dal Comune – in aperto contrasto con il governo cittadino e con un piglio che a molti non è sfuggito, poiché piuttosto esplicito. Che si stia muovendo qualcosa tra le forze politico-culturali che si oppongono alla maggioranza che governa la città? Chissà! Staremo a vedere come evolverà la situazione.
Intanto, di seguito, riportiamo il parere di Rosalia Bono sulla opportunità di spendere 100 mila euro “per tre canoe”.
“Stanno per essere resi ufficiali gli ultimi dati emersi dal monitoraggio delle nanopolveri Pm 2,5 e Pm 10 rilevate dalla centralina mobile collocata questa volta in zona Tofaro a Sora. – scrive Rosalia Bono – Ricordiamo che già dai precedenti rilevamenti il tasso di inquinamento in città é risultato davvero alto . Ciò a conferma che il rischio per la salute dei cittadini data l’insalubrità dell’ aria che respiriamo é molto elevato.
Allora mi domando: anziché collocare la centralina solo in modo saltuario e poche volte l’anno, in zone sempre diverse, perché non disporsi di un valido impianto, stabile 365 giorni l’anno, tale da poter monitorare costantemente il tasso di inquinamento della città ?
Siamo l’unica città fra quelle più grandi che – ancora oggi – non si dota di una apparecchiatura tale da rilevare in tempo reale l’insalubrità dell’ aria in modo da intervenire sulla limitazione giornaliera del traffico.
E non solo! Sarebbe un esempio di educazione civile e sociale oltre che un valido mezzo di tutela della salute pubblica. Allora esorto chi di dovere a provvedere e dotare di tali strumentazioni anche il comune di Sora, utilizzando quelle risorse economiche che si vorrebbero destinare a quelle progettualità per nulla conferenti ai bisogni della città come il progetto delle canoe e del Liri navigabile. I fondi di oltre 100.000 euro che il comune sta impiegando per vedere 3 canoe navigare in un breve tratto del Liri vadano invece destinate al progetto di riqualificazione atmosferica per rendere l’aria più salubre. Lo dobbiamo alla nostra Città, al suo popolo ed ai nostri figli”.