Dopo il Tribunale, Sora perderà anche il Giudice di Pace? Purtroppo, non sembra essere stato dato alcun seguito, infatti, all’iniziale impegno di assunzione di spesa con cui l’amministrazione comunale si era dichiarata disposta ad assumersi i costi del mantenimento della Istituzione giudiziaria in riva al Liri.
L’atto fu assunto contestualmente alla emanazione della riforma territoriale della giustizia, che prevedeva, per Sora, la soppressione tanto del Tribunale quanto del Giudice di Pace.
Tutti sanno come è andata a finire la questione della sede giudiziaria: a nulla sono valsi i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato e, in verità, oggi, anche la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo delle norme sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie; richiesta presentata da Abruzzo, Piemonte, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia ,Campania, Liguria, Basilicata e Calabria. Le Regioni avevano chiesto che gli elettori si esprimessero sull’abrogazione della delega data al governo per la riforma, e sui successivi decreti legislativi con i quali si è formulata la nuova organizzazione di tribunali, procure e uffici del Giudice di Pace.
A Sora si pensò, all’epoca del varo della riforma, di salvare almeno il Giudice di Pace, assumendo in carico al Comune le spese per il mantenimento della struttura. Ma, da allora, non si è proceduto oltre, ovvero, assolvere a due condicio sine qua non: ottenere la preventiva e necessaria autorizzazione del Ministero di Grazia e Giustizia e, conseguentemente, formare le due unità da distaccare dal Comune alla Cancelleria. Tradotto, tanto significa che il Giudice di Pace sarà certamente operativo a Sora fino ad Aprile 2014.
E dopo? E’ probabile, purtroppo, che la città annoveri anche quest’ultimo tra i ‘trofei’ persi. A quanto è dato sapere, infatti – ma vorremmo tanto sbagliarci o essere smentiti – non ci sarebbero più i tempi per salvare il salvabile.
