Dalla sezione “Antonio Lucarelli” del PSI di Sora riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, a firma del Coordinatore AREA EST FROSINONE, Gianluca Paesano:
“Il 26 Agosto scorso, l’assessore Ventura, smentendo seccamente il Sindaco Duro che sosteneva l’esatto contrario, dichiarò che la riapertura delle Scuole Forli (elementare e materna) sarebbe slittata da settembre a prima di Natale.
A feste finite, sabato e domenica appena trascorsi, l’amministrazione Duro prima e l’Assessore Ventura dopo, hanno annunciato la riapertura dell’elementare Forli.
Sicuramente una buona notizia, ma non vorremmo che la scuola, completamente ristrutturata ed antisismica, si trasformasse in un bunker per gli alunni. Infatti, ci risulta che le opere esterne ed il giardino ancora non sono stati realizzati e quindi non adeguatamente fruibili. Anche perché lo stesso spazio verrà utilizzato dai mezzi pesanti per accedere al cantiere della materna in via di completamento. Non vorremmo che ‘gatta frettolosa facesse i figli ciechi’. Forse sarebbe stato opportuno aspettare ancora un po’ di tempo per riconsegnare entrambe le scuole completate, con gli spazi esterni pienamente a disposizione degli alunni ed in totale sicurezza. Anche perché, lo stesso Assessore Ventura sostiene che i lavori della materna ‘procedono a buon ritmo’. E allora, perché tanta fretta? Non vorremmo che le imminenti elezioni europee, malcelate con una variante al progetto originario, abbiamo determinato la frettolosa riapertura di una singola scuola, per fornire a qualcuno un buon argomento per andare a bussare alle porte dei cittadini della zona.
Infine, la ironica richiesta di aiuto dell’Assessore Ventura al consigliere Marziale per l’accreditamento anticipato dalla Regione dei fondi necessari per il completamento dei lavori, grazie alle ‘conoscenze politiche trasversali’ di quest’ultimo, appare fuori luogo, specie se viene da chi fa parte di una maggioranza comunale molto traversale, ha alle spalle una ‘storia politica’ altrettanto traversale e, nel recente passato, con referenti regionali ‘di peso’ che promettevano un ‘futuro fiorito’, poi miseramente appassito”.