Operazione antibracconaggio in concomitanza con la giornata di chiusura – fissata alla giornata di ieri – della caccia al cinghiale.
Vi hanno preso parte alcune pattuglie della Polizia Provinciale di Frosinone agli ordini del Comandante Massimo Belli in sinergia con il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando di Frosinone coordinato dal Com. Capo Daniela De Guz.
In particolare, le pattuglie hanno setacciato la zone delle Gole del Melfa, in corrispondenza della strada panoramica “Tracciolino”, tra Roccasecca e Casalvieri, dove esistono diverse zone boschive colpite negli anni scorsi anni da incendi e, pertanto, interdette alla caccia per un decennio.
Le attività di controllo si sono rivelate assai utili. Diversi i cacciatori scoperti all’opera in zone vietate, alcuni anche con armi non conformi alle normative che sono state poste sotto sequestro.
“Le attività contro la caccia di frodo – ha precisato il Comandante Belli – continueranno anche dopo la chiusura delle attività venatorie specialmente nelle zone più sensibili. Infatti, alcuni bracconieri approfittano proprio dei periodi vietati, credendo che i controlli si allentino. Noi non abbasseremo la guardia e continueremo a compiere operazioni di controllo in tutte le zone sensibili”.
