In merito alla chiusura del casello autostradale di Ferentino – ormai dal 6 Novembre scorso – per la necessità di operare degli accertamenti sulla ‘tenuta’ del cavalcavia adiacente il casello, dal Dipartimento Comunicazione Codici, Centro per i Diritti del Cittadino, riceviamo e pubblichiamo:
“Sono mesi che la chiusura del casello autostradale di Ferentino sta creando disagi ai cittadini laziali. La motivazione della chiusura risale ad un’inchiesta della Magistratura, ancora in corso, che sta indagando su alcuni ‘presunti vizi costruttivi dell’opera’. Tali vizi riguarderebbero non il casello in se stesso, ma il cavalcavia che sovrasta l’A1.
Tutto ciò succedeva circa due mesi fa, ma ad oggi non ci sono ancora notizie sull’eventuale riapertura e sulle tempistiche. Perché i cittadini non sono stati informati sulle sorti del casello autostradale? Il problema è molto grave perché coinvolge i numerosissimi utenti che pagano regolarmente un servizio di cui non possono usufruire.
Assordante il silenzio del Ministro competente sulla questione – Commenta Luigi Gabriele, Responsabile Rapporti Istituzionali Codici – l’Associazione non è riuscita a reperire alcuna informazione dall’ente gestore Autostrade per l’Italia, che ha preferito mantenere il massimo riserbo sulla vicenda. Considerata l’eventualità di ipotetici coinvolgimenti di figure interne, Codici, insieme ad altri partners ancora in via di delineazione, ha deciso di promuovere una petizione on line (a breve sul sito dell’Associazione) da indirizzare al Presidente della Repubblica per chiedere alla Magistratura di accelerare le indagini e permettere la riapertura del casello che, in questo stato, penalizza buona parte del centro Italia per l’assenza di connessione con l’Adriatico.”