Enzo Di Stefano tuona contro gli accorpamenti degli istituti scolastici di Sora. in particolare, la sua attenzione si focalizza sulla fusione tra l’ITCG ‘Cesare Baronio’ e l’istituto ‘Luigi Einaudi’. Da Di Stefano arriva una domanda ben precisa: come mai tutto questo è avvenuto nel più totale silenzio di amministratori, associazioni e realtà soclastiche? Qui di seguito riportiamo integralmente le sue dichiarazioni
“Il nuovo anno regala un altro dispetto a Sora, perpetrato in un clima di apatia, disinteresse e vergognoso silenzio da parte di tante realtà locali, scolastiche ed amministrative, Provincia e Comune compresi. Una scelta incomprensibile.
La Giunta Regionale, lo scorso 30 dicembre 2013, ha deliberato l’aggregazione dell’ I.T.C.G. “Cesare Baronio” di Sora all’Istituto “Luigi Einaudi”. Il Baronio, cioè, viene accorpato all’Einaudi. Va sottolineato con forza che tutto è stato accettato senza lanciare un benché minimo segnale di disappunto, di dissenso, di orgoglio, di memoria, di nostalgia. Anzi. E non mi si dica che la scelta è stata fatta al passo con i tempi di oggi.
Viene a scomparire, in questo modo, la gloriosa storia del “C. Baronio” come Scuola autonoma ed indipendente, dopo anni ed anni di lustro e di eccellenza unica, irripetibile ed inimitabile. A chi giova questa scelta? Quali pressioni, esterne o interne, sono state praticate? Perché? Chi ha voluto, difeso e poi gioito di questo ulteriore schiaffo alla Città? È possibile che, per noi sorani e per il territorio, sia in atto una campagna di continue umiliazioni?
Debbo specificare che tale disappunto, questo deve essere chiaro, non è certamente indirizzato all’ Istituto “L. Einaudi”: entrambe le strutture, infatti, meritano rispetto e dovrebbero conservare la loro autonomia, difendendo il loro nome, il loro valore culturale, sociale e storico. Quali prese di posizione sono state assunte dal Comune, dai Consigli d’Istituto, dalle Associazioni degli studenti, passati o attuali, dagli amministrativi e dai docenti?
Da parte mia, ritengo giusto dissociarmi pubblicamente e con forza da questa scelta. Sono affezionato e resto legato al glorioso “CesareBaronio” con l’affetto indelebile di ‘ex’ e con me, credo, anche altre centinaia e centinaia di “baroniani”. Sora non meritava quest’altro, ennesimo oltraggio. Ora,mi auguro che il nuovo Istituto, ad indirizzo tecnico, mantenga almeno l’intestazione ‘sorana’ del nome e cioè: Istituto Superiore “Cesare Baronio”.