Si è rinnovata ieri sera a Loreto l’antica tradizione della Processione della Vergine Lauretana.
Le celebrazioni si sono aperte alle ore 18.30, nella Basilica della Casa Santa, con la messa celebrata dal “nostro” Vescovo, Gerardo Antonazzo. Sono seguiti i vespri e la processione fiaccolata che è uscita dal luogo di culto alle 21. Sul sagrato, non lontano dalla statua di Sisto V, c’erano i Gonfaloni di tre Comuni: Loreto, Sora e Arpino (nella foto). Non c’era quello della Città di Isola del Liri, non c’era il sindaco.
Fortunatamente c’era l’arciprete Don Alfredo Di Stefano, con una comitiva di fedeli. Un’imperdonabile assenza sulla quale, per scelta, stendiamo un pietoso velo di silenzio. Non era mai accaduto. Ma al sempre più distratto sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini, impegnato in altre Azioni, ricordiamo che la tradizione della Processione annuale a Loreto risale al 1654.
Il Ducato di Sora fu distrutto da un terremoto al quale, nel 1656, fece seguito una pestilenza. Il Duca Ugo Boncompagni, devoto alla Madonna di Loreto, donò alla Casa Santa una lampada d’argento. Nel 2001, la nostra Diocesi, offrì al Santuario di Loreto, due lampade di argento dal peso di 17 chili, per sostituire quella donata dal Duca che era stata trafugata dai francesi nel 1797. Anticamente i pellegrini andavano in treno, dormivano sotto i portici che circondano la meravigliosa piazza di Loreto. Altri tempi. Adesso quel pellegrinaggio è stato ignorato, dimenticato.
ZAC
