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PALLACANESTRO SORA, FINALMENTE SI TORNA A VINCERE!

Pallacanestro Sora 62

Fortitudo Viterbo  59

Parziali 18/11 – 31/34 – 48/50

Tabellini:

Sora: Zincone 2, Pescosolido, Mammone n.e., Tatangelo n.e., Vrenozi 6, De Santis 14, Porta 15, Rea 9, Esposito 1, Riva 15 – Allenatore Maglio. Ass.Allenatore Incelli / Basile

Fortitudo Viterbo: Peroni M. 8, Bruno n.e., Billi 12, Baliva 2, Del Buono 11, Toselli 11, Nieri 4, Porrone n.e., Peroni G. 5, Tola 7 – Allenatore Bondi. Ass.Allenatore Baleani

Arbitri: sigg. Fornaro/De Filippo

Nella undicesima giornata di Campionato DNC Girone E, dopo un finale di partita vietato ai deboli di cuore la Pallacanestro Sora conquista la vittoria ai danni della Fortitudo Viterbo.

Per gli amanti della cabala il numero 2 è l’assoluto protagonista di questa giornata: 2 le giornate di squalifica comminate a Stefano Laudoni; 2 pedine mancanti allo scacchiere bianconero data anche l’assenza di Velocci; 2 il numero di vittorie fin qui conseguite; 2 i punti in classifica finalmente conquistati e i punti di scarto che hanno sancito la vittoria.

E allora, parafrasando un famoso titolo, la Pallacanestro Sora ricomincia da 2!

Una partita che presentava tante insidie per coach Maglio e i suoi, ancora alla ricerca di una vittoria a volte sfiorata, a volte buttata, e dovendo fronteggiare le defezioni importanti di giocatori titolari da 40 minuti a partita.

A questo si aggiunga il valore del contendente da incrociare, la Fortitudo Viterbo che, dopo un avvio poco entusiasmante, ha invece brillantemente trovato il bandolo della matassa vincendo tre partite di fila e con questo entusiasmo rinnovato è arrivata a Sora per calare il poker.

Dal canto suo la Pallacanestro Sora era altrettanto consapevole che non ci sarebbe stata prova d’appello e quindi è scesa in campo per giocarsela al massimo delle proprie possibilità, per ben compensare le ragionevoli ambizioni dell’avversario, e dare finalmente una sferzata al proprio campionato.

Sin dalle prime battute si sono visti determinazione e caparbietà in campo ed infatti il quintetto di casa nella prima frazione di gioco poggia subito il piede sull’acceleratore, con la Fortitudo Viterbo in grado di rimontare l’iniziale vantaggio bianconero, ma che alla fine del primo periodo è carica di falli nel tentativo di arginare le azioni di attacco dei padroni di casa, che chiudono in proprio favore sul punteggio di 18-11.

Frazione di gioco n. 2, ancora questo numero che torna protagonista, e la Pallacanestro Sora vive il suo momento di ordinaria follia, dapprima incrementando il vantaggio fino alle 13 lunghezze e poi sciupando e perdendo momentaneamente la rotta; a Fortitudo Viterbo si fa trovare pronta a sfruttare la ghiotta occasione, riuscendo dapprima ad impattare e poi superare i bianconeri.

Il parziale registra un disarmante 13-23 e il punteggio all’intervallo fissato sul 31-34.

Un deja-vu, un oscuro presagio…già in altre partite il secondo quarto ha pesantemente influenzato l’esito finale delle gare e dunque si può immaginare il turbinio di pensieri che atleti, staff tecnico, dirigenti e pubblico presente hanno elaborato nei 10 minuti dell’intervallo lungo.

Pronti via e riprende il gioco nella terza frazione di gioco, sostanzialmente equilibrata, con le rotazioni di coach Maglio che mette in campo anche alcuni degli under a sua disposizione, per nulla intimoriti e artefici di buone giocate.

Nell’evolversi del periodo Sora è capace di andare anche sotto di 8 lunghezze, ma la voglia di vincere è troppa e non si può non reagire. Il parziale denota questa capacità di reazione dei bianconeri, 17-16 e solo altri 2 punti da recuperare.

Ancora 10 minuti da giocare, un ultimo quarto carico di pressione per la formazione sorana che non può e non vuole fallire l’obiettivo.

La situazione falli comincia a farsi pesante e le azioni di gioco divengono ovviamente più caute e meno vigorose dal punto di vista fisico. Si tenta quindi la strada del tiro dall’arco, con una percentuale di realizzazione in sostanziale parità, ma con Viterbo che trova il centro in momenti topici che potrebbero spezzare le gambe alla Pallacanestro Sora.

La partita si fa ovviamente concitata, ma mai scorretta, con continui capovolgimenti di fronte, canestri segnati, palle perse e recuperate, passaggi maldestri, tutto il repertorio di errori veniali, ma che potrebbero essere fatali, tipici di finali di gara molto tirati.

Tabellone fermo sul 59 a 60 con 30 secondi da giocare e possesso bianconero: il primo tentativo a canestro fallito, i secondi che passano impietosi e palla che torna nelle mani dei sorani che però sembrano perdere troppo tempo per quella che sarà davvero l’ultima chance, sospinti dal silenzio assordante del pubblico pronto ad esplodere. La miccia la fa scoppiare Porta che a fil di sirena schiocca il tiro dalla lunga distanza con la palla che batte sul ferro, si alza in verticale e per fortuna ricade insaccandosi nel canestro.

L’entusiasmo alle stelle in casa bianconera viene temporaneamente sopito dalle proteste da parte della Fortitudo Viterbo che ritengono il tiro non valido perché fuori tempo.

Ancora attesa per il consulto della coppia arbitrale che convalida il tiro e decreta la vittoria della Pallacanestro Sora ridando voce alla gioia tutta bianconera.

Tralasciamo volutamente ogni disamina tecnico-tattica, sarà compito del coach e dei suoi assistenti affrontare questo aspetto. Ciò che vogliamo esaltare è l’atteggiamento, la determinazione, l’essere squadra e gruppo in situazioni complicate, e se per una volta siamo stati anche fortunati non possiamo farcene una colpa.

Ci sia concessa qualche nota che esula completamente dagli schemi, dalle classifiche, dalle programmazioni a tavolino.

Assolutamente degna di essere segnalata la scena che ha visto protagonista Lorenzo Pescosolido, classe 1994 all’esordio assoluto dopo un lungo stop per infortunio, al suo ingresso in campo è stato affiancato dai due corazzieri Riva e Porta che lo hanno incoraggiato e messo sotto la loro imponente ala protettrice.

L’orgoglio da parte della società nel vedere in campo tanta soranità, con Rea capitano e gli under letteralmente cresciuti in casa bianconera e finalmente protagonisti con “la squadra dei grandi.

Infine, non ci stancheremo mai di ripeterlo, grazie davvero grazie al nostro pubblico, che nonostante tutto dall’inizio del Campionato ad oggi non ha mai fatto mancare fiducia e sostegno.

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