Appuntamento teatrale da non perdere, il 14 e 15 dicembre, presso il Teatro comunale di Veroli. La compagnia de ‘I Guitti Dissidenti’ presenta, in collaborazione l’Asd Centro Danza di Monica Lupi e con la regia di Vincenzo D’Alfonso, la rappresentazione de ‘Il Dovere del Medico’, dramma in un atto scritto da Luigi Pirandello nel 1911. In vista delle festività natalizie, dunque, Vincenzo D’Alfonso e la sua valida compagnia, protagonisti in passato di altri grandi successi in tutta la provincia di Frosinone, ci offrono l’opportunità di assistere ad una ‘piece’ poco reclamizzata tra le numerose opere di Pirandello ma comunque di grande impatto emotivo.
Libero arbitrio, impeti passionali, tormenti e scrupoli di coscienza. Sono questi gli ingredienti de ‘Il Dovere del Medico’. Il protagonista, Tommaso, è un uomo che si ritrova improvvisamente rabbioso e impotente, ed è circondato dalla moglie Anna e da sua suocera, la signora Reis, personaggi mossi da istinti contrastanti: incredulità e urgenza di ritorno alla normalità, da un lato; condanna morale e rancore, dall’altro: è questa la cornice emotiva di quello che accade in casa Corsi. La storia è ambientata nell’Italia del Sud, quell’Italia tanto attenta all’onore, alla rispettabilità dell’individuo di fronte alla sua comunità: è la vicenda di una famiglia piccolo-borghese alle prese con una brutta vicenda di adulterio e con le sue tristi conseguenze. Ciò che rende lacerante l’esito di tale vicenda è il rapporto di Tommaso con il dottor Lecci, il medico che lo cura ma che a suo dire lo ‘condanna a vivere’.
Appuntamento da non mancare, quindi, il 14 dicembre alle ore 21 e il 15 alle ore 18, presso il Teatro comunale di Veroli, con ‘Il Dovere del Medico’, messo in scena dalla compagnia ‘I Guitti Dissidenti’ con la collaborazione dell’Asd Centro Danza di Monica Lupi. Oltre a Vincenzo D’Alfonso, regista e attore, il cast è composto da Alessandra Paniccia, Angelo Razzano, Antonio De Caprio, Ester Reale, Giorgia Tullio, Jacopo D’Antonio, Massimiliano Mancini, Massimo Paniccia, Michela Ficocelli.
