CURIOSITA'

ARPINO – IMMOBILI: PRIMA LI METTONO IN VENDITA, POI FANNO LE VERIFICHE

E’ sconcertante l’approssimazione con cui il Comune si muove nella vendita degli immobili. Ai problemi già noti dell’ex scuola di Collecarino, ai recenti dubbi rimasti senza risposta circa Palazzo Spaccamela, si aggiungono altre stranezze che, ancora una volta, mettono l’Ente in imbarazzo.

Nella delibera di giunta che aggiorna (cioè corregge) il piano delle alienazioni immobiliari – quella del 31 maggio resa pubblica solo il 27 luglio – vengono temporaneamente espunti (cioè rimossi) tre immobili: l’ex palestra comunale (30mila euro) quella senza tetto destinataria forse di risorse per la ristrutturazione; la stessa ex scuola di Collecarino (115mila) perchè ancora al centro del contenzioso che è comunque in via di risoluzione ed infine l’ex scuola di Collemagnavino (50mila euro) soggetta ad ulteriori verifiche tecniche.

Quest’ultima, ci risulta, venne costruita negli anni ’50 per buona parte su un terreno privato, quindi esposta a possibili rivendicazioni. Inserirla nel piano delle alienazioni – come è capitato per l’edificio del Collecarino – è stato quantomeno frettoloso. Tradotto: prima la mettono in vendita e poi fanno le verifiche? E’ così che funziona? Anche perchè nella stessa delibera la giunta scrive rispetto al piano aggiornato che sono state sviluppate le opportune analisi giuridico – amministrative, inventariali, catastali ed urbanistiche. Ma davvero? E meno male!

E’ evidente che in anche in questo ambito sono stati commessi diversi errori che si ripercuotono sui cittadini e sulle casse comunali. E non è nemmeno tutto perchè nel piano di vendita restano anche i circa 25 metri quadrati di viale Belvedere, quelli che il Comune prova a vendere da tempo nonostante la cifra irrisoria ricavabile (2.300 euro) e la presenza di un mosaico di Umberto Mastroianni (senza contare l’accesso pubblico dalle scale di via Tirone). Anche qui cinque mesi fa è stata presentata un’offerta. Anche qui, come per Palazzo Spaccamela, la procedura non è ancora conclusa. E naturalmente nessuno spiega che succede.

Non c’è che dire, al Comune di Arpino amministrano… con la diligenza del buon padre di famiglia!

ZIP